I militari dell’Arma cercavano quindi di calmare il giovane, invitandolo più volte ad aprire la porta. Dopo aver udito urla disperate e richieste di aiuto da parte della madre, un Carabiniere attraverso una finestra del pianerottolo dell’appartamento si arrampicava raggiungendo il balcone dell’abitazione. Dopo aver sollevato le avvolgibili di due stanze ed aver notato che l’interno era a soqquadro, rompeva il vetro della finestra di una camera, facendo ingresso in casa. Giunto nel corridoio, notava distesa sul pavimento la donna con un mobile rovesciatole addosso ed il figlio che le saltava sopra. Il militare dell’Arma intimava più volte all’aggressore di desistere dall’azione violenta ma lo stesso, pronunciando frasi sconnesse, gli si scagliava contro, cercando di guadagnare poi la fuga dal balcone, ma senza riuscirci. Quindi si portava in cucina dove tentava di afferrare qualche utensile per poi scagliarsi nuovamente contro il militare che riusciva a respingerlo.
Nel frattempo l’altro Carabiniere, dopo aver praticato un varco nella parte inferiore della porta d’ingresso, entrava nell’abitazione riuscendo, insieme al collega, a bloccare ed ammanettare il giovane. Gli stessi militari dell’Ama prestavano subito soccorso alla donna affidando successivamente madre e figlio alle cure dei sanitari. Il provvidenziale intervento dei Carabinieri ha permesso di scongiurare possibili conseguenze peggiori.