Uno dei due soggetti ristretti in carcere è risultato essere il capo/organizzatore del sodalizio gravinese nonché compagno della donna che aveva un ruolo apicale nella stessa organizzazione, per l’appunto una delle “regine” da cui deriva il nome dell’operazione.
In merito ai 21 fermi eseguiti, lo stesso GIP presso il Tribunale di Bari, a conferma della consistenza del quadro accusatorio scaturito dalle indagini dei Carabinieri di Matera e Tricarico, ha proceduto alla convalida degli stessi emettendo un’ordinanza cautelare con la quale ha disposto che 9 venissero posti agli arresti domiciliari, avendo ricoperto ruoli minori, ed i restanti tutti in carcere, proprio per la loro importanza nell’organizzazione criminale e per la loro pericolosità.
Nel complesso, al momento risultano colpiti da provvedimenti restrittivi, 32 persone delle quali 7 dalla DDA di Potenza e facenti parte del sodalizio “Irsinese” e 25 dalla DDA di Bari appartenenti a quello “gravinese”. Di queste 4 sono originarie di Irsina, 27 di Gravina e 1 di Bari.