In particolare, i militari della Stazione Carabinieri di Montescaglioso, all’esito di specifiche indagini supportate da un attento controllo delle campagne situate a ridosso del centro abitato, conseguenti a numerose segnalazioni telefoniche di cittadini del luogo giunte al 112 e direttamente alla locale Stazione Carabinieri circa la percezione di esalazioni odorose pungenti provenienti da un’area prospicente un’attività commerciale, hanno individuato – abilmente occultata dalla fitta vegetazione circostante – una rigogliosa coltivazione di cannabis, composta da 19 piante ad alto fusto. Considerato che al momento del rinvenimento della piantagione non è stata notata la presenza di alcuna persona, i Carabinieri hanno immediatamente avviato un servizio d’osservazione finalizzato ad accertare chi fosse il coltivatore. Dopo un lungo appostamento, i militari hanno notato un abitante del posto il quale, dopo essersi fatto spazio tra la vegetazione, ha iniziato a raccogliere le infiorescenze mature dalle piante di cannabis. L’uomo, pertanto, è stato subito bloccato e tratto in arresto.
La coltura, estesa su un’area di circa 50 mq, era perfettamente gestita attraverso un sistema d’irrigazione artigianale attuato con l’ausilio di cisterne collegate direttamente ad una sorgente e con l’impiego di specifici concimi. Giunte a maturazione, le parti utili delle piante (germogli, infiorescenze e fogliame) venivano selezionate e trasferite in un apposito locale in cui era stato realizzato un rudimentale essiccatoio, dopodiché la marijuana così ottenuta veniva pesata e confezionata per avviarla alla commercializzazione.
Si è proceduto al sequestro penale delle piante di cannabis ancora in dimora, del peso complessivo di circa 70 kg, oltre a circa 15 kg di marijuana già essiccata e 2 kg di droga già confezionata, unitamente a tutto il materiale utilizzato per la concimazione, essiccazione, pesatura e confezionamento dello stupefacente.
Il 70enne, da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna, è stato sottoposto quindi agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gli accertamenti compiuti sono comunque nella fase delle indagini preliminari, e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Tale importante risultato operativo, in termini di repressione della produzione e della commercializzazione illecite di sostanze stupefacenti, è stato reso possibile grazie all’encomiabile contributo dei cittadini – residenti e non – i quali, attraverso le numerose segnalazioni fatte ai Carabinieri, hanno consentito l’individuazione della coltivazione illegale. Tale fattiva collaborazione testimonia la fiducia che la popolazione ripone nei Carabinieri ed il rapporto di prossimità e la capacità d’ascolto che l’Arma riesce a realizzare con la gente.