“Ci siamo prefissati - ha spiegato il sindaco Mancini - dei traguardi importanti e ambiziosi che potessero valorizzare e promuovere il nostro territorio. Abbiamo realizzato delle brochure e dei depliant presentati a Milano in questi giorni, esaltando tutte le sfaccettature del nostro amato paese, attraverso un viaggio nella sua storia, un viaggio alla scoperta e riscoperta dei luoghi della tradizione. E’ stato fatto un lavoro certosino - ha aggiunto - con l’obiettivo di darne maggiore risalto e visibilità alla BIT Milano 2022. Richiamando appunto alle tradizioni, alla storia e alla cultura, abbiamo raggiunto un risultato storico con l’inserimento del nostro fiore all’occhiello, quale è la “Scarcella”, nel PAT (Prodotti AGROALIMENTARI TRADIZIONALI ITALIANI). Tale riconoscimento è stato possibile realizzarlo attraverso l’approvazione del disciplinare DE.CO. E’ doveroso - ha concluso Mancini - andare avanti ed essere propositivi, per una identificazione di Pomarico, rimarcando così il legame indissolubile con le nostre origini e radici.”
A questo punto, è doveroso da parte nostra, sottolineare come, appunto la Scarcedda pomaricana, fa parte dell’idea del consigliere comunale di Pomarico Francesco Camardo, in sinergia con la Pro Loco locale che attraverso una proficua collaborazione, ha portato alla realizzazione del progetto di valorizzazione della DE.CO. Storia del made in Pomarico e poi l’inserimento nel registro dei prodotti alimentari tradizionali, della mitica “Scarcedda”, attraverso la vetrina del BIT di questi giorni, ormai conosciuta in tutta Italia.
Michele Selvaggi