Un filmato in bianco e nero che durava, più o meno una decina di minuti, con interessanti servizi che spaziavano attraverso notizie di ogni genere, testimonianze, conflitti sociali, politici ed anche sportivi, che caratterizzavano la vita di quel periodo. Ogni filmato era contrassegnato con il suo numero e accompagnato da una simpatica e orecchiabile sigla musicale. Insomma, un piccolo, breve cinegiornale dell’epoca, che il pubblico gradiva, atteso che per l’occasione vedeva cose di cui aveva solo sentito parlare e, magari, rimanendo deluso se a volte, non veniva proiettato.

Grande spazio veniva riservato a servizi relativi a inaugurazioni e a tagli di nastri di nuove opere realizzate a testimonianza della costante crescita della nostra nazione dopo il periodo bellico.

Tra i servizi che noi, frequentatori del Cinema Colosseo di Pisticci, riusciamo ancora a ricordare, alcuni riferiti alla nostra regione, in particolare quello relativo alla visita ai Sassi di Matera dell’allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Famosa quella sua mano sulla fronte a testimonianza dello sconforto nello scoprire il disagio dei poveri e sfortunati residenti di quel grande e antico quartiere, costretti a vivere con la propria famiglia in pochi metri quadri, unitamente a cavalli, asini, galline, maiali, senza acqua e servizi igienici.

Atri servizi relativi alla nostra regione, la Riforma Agraria con assegnazione a numerose famiglie dei primi poderi da coltivare nella zona di San Basilio, Casinello, San Teodoro. Fu la prima volta che vedemmo sullo schermo anche Pisticci e il suo territorio e altri paesi limitrofi. Per noi, un qualcosa di eccezionale e di cui si parlò tanto.

In campo nazionale e internazionale, famosi e interessanti quei filmati relativi all’attentato a Palmiro Togliatti il 14 luglio 1948 e lo scoppio della guerra di Corea del 1950. Per gli sportivi, le riprese di scorci di partite più importanti dei campionati di calcio in corso, i mondiali del Brasile del 1950 e Svizzera del 1954, ma anche filmati relativi alla tragedia di Superga con la scomparsa del grande Torino e relativi funerali, le imprese ciclistiche in Italia e Francia, di Gino Bartali e Fausto Coppi.

Per tutti i servizi, un denominatore comune: quello infatti, che ci veniva mostrato dai cinegiornali Incom, si riferiva a fatti accaduti solo qualche mese prima e quindi, notevolmente in ritardo rispetto all’epoca e data a cui si riferivano. Ma non era un problema e per tutti, andava bene lo stesso con un gradimento sempre maggiore di quei cinegiornali che comunque, anche se in ritardo, ci mostravano e raccontavano in pochi minuti i fatti che in quegli anni caratterizzavano la vita dell’Italia e del mondo.

Michele Selvaggi