La realtà che tutti noi stiamo tristemente vivendo in questi ultimi tempi: la guerra e gli orrori che si porta dietro. La nostra rappresentazione ha cercato di accendere un faro di consapevolezza su quanto accade oggi, prima di tutto dentro i ragazzi stessi che hanno portato in scena il messaggio. Un messaggio semplice, ma non banale. Seppelliamo le armi, strumenti di distruzione, portatrici di morte e sofferenza, e solleviamo in alto gli strumenti musicali, per convivere in serenità e armonia comune. Il nostro concerto di Natale, purtroppo, non ha il potere di interferire con le decisioni dei grandi capi di stato ma ha l'enorme potenzialità di forgiare nuovi uomini, nuovi modi di pensare, nuovi modi di porsi nei confronti dei conflitti. Ed è questo il motore che muove noi docenti a tornare ogni anno sullo stesso palco.
Il futuro è oggi, e si costruisce insieme ai giovani. Buon Natale!”