“A dicembre 2024 la nostra famiglia è stata catapultata, in un attimo, in una realtà che non ci saremmo mai aspettati di vivere. Nel giro di poche ore, dopo una corsa al Pronto Soccorso di Policoro e il successivo trasferimento a Napoli in eliambulanza, la nostra piccola Sofia subiva un primo intervento chirurgico nel reparto oncologico dell’Ospedale Pediatrico Santobono. In quei momenti di forte preoccupazione, mentre ci affidavamo a Dio e ai medici, ci rendevamo conto da vicino di come ogni giorno decine di famiglie vivono il dramma della malattia, che però quando colpisce i bimbi, sembra diventare ancor più crudele.
Da quel momento abbiamo cercato di farci forza e di darne anche alla nostra bimba, cercando di rassicurarla e proteggerla. Dopo quelle prime e indispensabili cure, con la nostra bimba ci siamo dovuti trasferire a Roma, per farle proseguire le terapie necessarie all’Ospedale Gemelli e Bambin Gesù, e dove – come a Napoli – abbiamo incontrato medici ed infermieri che si sono presi cura di nostra figlia e della nostra famiglia.
Sofia ha trovato in loro i suoi “prìncipi” e le sue “principesse” con cui ha instaurato legami di fiducia e amore. In questi mesi complicati, come si può ben intuire, abbiamo dovuto affrontare difficoltà di ogni genere, compresa la nostalgia di casa e della precedente vita spensierata. Ad oggi pare che le prime cure stiano dando effetti positivi. Quindi con ancor più determinazione e coraggio combatteremo le nostre battaglie, sperando che un giorno si possa vincere la guerra.
Con questa breve lettera, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a tutte le persone che ci sono state vicino e che continuano a farlo. Questo quindi è un messaggio di sincero ringraziamento a tutta la comunità di Marconia, Pisticci e i paesi limitrofi, che fin dal primo momento non ha esitato a farci sentire la sua vicinanza.
Cari concittadini, siamo stati invasi dal vostro amore, che ci ha aiutato a non crollare ed a fronteggiare uniti questo periodo di estrema difficoltà. Non ci avete fatti sentire mai soli, anche quando tutto sembrava ormai perso. Vi siamo riconoscenti, per la raccolta fondi che avete organizzato, per i gruppi di preghiera, per i tanti messaggi di affetto che ci fate pervenire e che nei momenti di sconforto diventano per noi come gemme preziose. Cerchiamo ogni giorno di infondere nella nostra bimba e nella sua sorellina tutto il vostro affetto, perchè se l’amore guarisce, a volte può fare miracoli. Non sappiamo cosa Dio abbia in serbo per noi. In fondo nessuno lo sa.
Ma è anche grazie a voi tutti che non perdiamo la speranza. Per questo vi ringraziamo, con l’augurio di rivederci presto”.
Rosa C. e Giambattista I.