Da fuorisede e da giovane volevo porre l’attenzione su due temi di rilevanza fondamentale.
Partiamo dalla circostanza che i dati dell’Ufficio Scolastico Regionale ha diramato ovvero 1.614 studenti in meno negli istituti scolastici lucani.
Un dato ormai presente ogni anno, un dato che fa paura, ma che, evidentemente, non genera una attenzione tale da poter trovare una soluzione.L’attenzione all’emigrazione giovanile, meno alunni significa che i giovani decidono di far famiglia oltre i confini regionali, è sempre bassa.
Pur volendo, come si fa a tornare in una regione che non offre servizi di trasporto adeguati, che non offre possibilità di sviluppo concrete.
I dati sono allarmanti.
E qui il problema si sposta a livello nazionale per quanto riguarda la seconda questione.
I dati parlano di cinque milioni di persone che lavorano o studiano lontani dalla propria residenza e che per questo non possono votare nel paese in cui sono domiciliati.Una problematica che aumenta la già poca voglia di andare a votare.
Negli altri Stati europei le soluzioni sono state trovate, in Italia no: per assurdo, se lavori a Sidney puoi votare, se ti trovi a Roma e risiedi altrove, no.
Una circostanza incredibile che evidenzia la poca attenzione al fenomeno migratorio interno del nostro paese.
William Grieco