Venerdì, 29 Novembre 2024

Usi civici: approvato documento dopo assemblea del 4 maggio

Venerdì, 05 Maggio 2023

Tavolo Verde Puglia e Basilicata nel rappresentare centinaia di cittadini, possessori e conduttori dei terreni demaniali gravati da usi civici, con il presente, (che viene inviato al Presidente della Regione della Basilicata, al presidente della Provincia di Matera, ai Sindaci dei comuni in indirizzo e al Prefetto di Matera, ad ognuno per la propria competenza) denuncia lo stato di disagio in cui versano i cittadini in parola e le aziende agricole per le inadempienze e i ritardi della Regione.

Infatti l'Ente non dà risposte a chi da tempo ha inoltrato richieste di legittimazione per i terreni demaniali posseduti e condotti da più di un decennio, durante il quale sono stati eseguiti profondi ed impegnativi miglioramenti fondiari permanenti.

In sostanza, agli "arbitrari occupatori", così definiti dalla regione, ultimamente non viene riconosciuto, il diritto di realizzare opere di miglioramenti fondiari (vedi nota n.0076030. U. 04/04/2023), nonostante la sussistenza dei tre requisiti previsti dalla legge (L.R. 57/2000) e l'imposizione di un canone annuo da parte del comune, comprensivo di oneri consortili (diritto fisso 660) che per regolamento del consorzio (approvato dalla stessa regione Basilicata) è in capo alla proprietà. In altri termini viene imposto un obbligo, ma si nega il diritto reale derivante dalla conduzione e dal possesso del bene.

Una "mostruosità" sul piano giuridico e una ingiustizia sociale che si ripete da diversi lustri, le cui conseguenze economiche e sociali si riflettono sia sui singoli produttori che sull'economia del territorio.

Conseguentemente il cittadino (coltivatore o produttore), è scoraggiato ad investire perché privo di titoli di garanzia; il settore pubblico e le banche, per contro, non possono essere garantite dal privato perché privo di "beni fondi": è la legge del commercio e della finanza.

In altri termini i così detti "arbitrari occupatori" non potranno accedere agli incentivi previsti dal piano di sviluppo rurale regionale e ad altri incentivi nazionali ed europei.

A mo' d'esempio:

Non possono essere attivati percorsi previsti dalla transizione ecologica, come impianti fotovoltaici o eolici, o non meno importanti risanamenti ambientali.

Misure per il primo insediamento a favore dei giovani.

Impianti ad alto contenuto tecnologico, per ridurre impatti ambientali, eppure questi interventi sono previsti dal PRRN, la cui sorte in Basilicata non è dato conoscere.

In poche parole i 4000 ettari di terreni demaniali gravati da usi civici del metapontino, da oltre 60 anni ad uso agricolo, vengono completamente tagliati fuori dal circuito dei finanziamenti pubblici destinati, secondo la politica europea, a migliorare le condizioni ambientali, valorizzare il territorio ed elevare la qualità della vita; la solita condizione della classificazione di serie A e di serie B; nel caso di specie gli arbitrari occupatori sono di serie C!

Tavolo Verde pertanto chiede a chi di competenza:

1) di garantire ai cittadini tempi certi per l'approvazione delle istanze di legittimazione da tempo giacenti presso gli uffici della regione, sia quelle comprese nella perizia demaniale generale, sia quelle delle perizie stralcio.

2) Di ritirare e ripensare il contenuto della nota della Regione n.0076030. U. 04/04/2023,

inviata al Comune di Pisticci in seguito alla nota del 13/12/2022, perché lesivo dei diritti degli arbitrari occupatori e dannoso per l'economia dell'intero territorio comunale, oltre che prevaricatore della funzione e del ruolo istituzionale dell'ente locale.

3) Istituzionalizzare una Cabina di Regia e una Conferenza di Servizi permanenti, costituite da rappresentanti della regione, del comune e organizzazione di categoria.

4) Ridefinizione del rapporto tra utenza e consorzio di bonifica relativamente all'imposizione del tributo 660, con la sospensione a partire da subito fino alla definizione del titolo di proprietà. In subordine gli arbitrari occupatori si rendono disponibili al pagamento del tributo 660 se contestualmente la regione Basilicata e il comune riconoscono loro il diritto reale sugli investimenti realizzati e su quelli da realizzare e concedono le relative autorizzazioni così come si conviene per la proprietà e per patrimoni.

5) Che l'ente comunale delimiti in tempi stretti le aree gravate da usi civici di fatto possedute e coltivate a partire dal 1946 dai cd. Arbitrari occupatori e, al contempo, definisca formalmente un piano di quotizzazione a stralci con il completamento del frazionamento delle aree suscettibili di legittimazione.

Tavolo Verde si rende disponibile, così come nel passato, a dare il proprio contributo di conoscenze tecniche e giuridiche al fine di giungere in tempi stretti alla soluzione dell'annosa questione "usi civici" e, per sollevare l'ente locale da incombenze non più sostenibili.

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