Il fatalismo con cui la politica attende inerme queste tragedie, suscita indignazione e rabbia.
Una strada che ha mietuto tantissime vite e teatro di decine e decine di incidenti, ancora oggi presenta, nella gran parte del suo percorso tratti di elevata pericolosità senza che nessun ente preposto intervenga per rimuovere queste vere e proprie trappole mortali.
Piuttosto si aggrava la situazione per via di un centro abitato, quello di Tinchi, oggetto di parcheggio selvaggio che ostruisce il flusso dei veicoli che attraversano l’incrocio provocando nuovi e gravi pericoli per chi quella strada la percorre.
L’incrocio viene spesso attraversato a velocità elevatissime senza che nessun dissuasore o rilevatore di velocità sia presente, malgrado le ripetute richieste e segnalazioni da parte dei cittadini.
Ma anche di questo l’Amministrazione comunale sembra non accorgersene tenuto conto che sono anni ormai che si parla di creare un nuovo parcheggio e una piazza proprio per decongestionare il traffico nel piccolo centro.
Cosa dovrà accadere ancora affinché l’Amministrazione comunale e quella Provinciale, ognuna per le proprie competenze, prendano a cuore non solo il ripristino delle condizioni di sicurezza, ma la vita stessa dei cittadini?
C’è chi si accontenta di essere rassicurato, io no e continuo a denunciare da anni un preoccupante e insolente disinteresse su una tematica di assoluta priorità.
Così con una nota, Rocco Caramuscio di Pisticci in Comune