Questo episodio rappresenta solo uno dei tanti rischi a cui il personale del 118 è quotidianamente esposto, senza che siano attuate adeguate misure di protezione. La FIALS Basilicata, rappresentata dalla Segretaria Regionale Luciana Bellitti, ha espresso solidarietà ai colleghi aggrediti e ha ribadito la necessità di un intervento immediato per garantire la sicurezza degli operatori sanitari. “Questi episodi sono inaccettabili,” ha dichiarato Bellitti, “e dimostrano l’urgenza di predisporre misure concrete per la tutela di chi, ogni giorno, si impegna in prima linea nel soccorso.”
Un altro tema su cui la FIALS Basilicata si è soffermata è l’assenza di riconoscimenti economici adeguati per i rischi a cui il personale del 118 è esposto. “Non possiamo continuare a ignorare la necessità di compensi specifici per chi affronta situazioni imprevedibili e spesso pericolose,” ha dichiarato Bellitti. “Il lavoro degli operatori del 118 va riconosciuto e supportato, anche a livello economico, per riflettere le difficoltà e la dedizione che ogni intervento richiede.”
La FIALS ha inoltre più volte proposto l’adozione di strumenti di protezione personale per il personale sanitario e corsi di autodifesa, che possano contribuire a gestire in modo sicuro situazioni come quella appena avvenuta a Matera. “Formare e proteggere gli operatori è fondamentale per affrontare con professionalità e sicurezza le criticità di un servizio così delicato,” ha sottolineato Bellitti. La richiesta della FIALS si rivolge anche all’Assessore alla Salute della Regione Basilicata e alla Direzione Generale dell’ASP, affinché vengano intraprese azioni concrete e tempestive. La FIALS Basilicata rimane determinata nel portare avanti il dialogo con le istituzioni per garantire che i professionisti del 118 possano lavorare in sicurezza e con il giusto riconoscimento, a beneficio della qualità delle cure offerte alla comunità.