Lo ha reso noto la Fipe-Confcommercio per la quale la zona gialla in cui la Basilicata rientra a partire da oggi, "è solo un primo passo per la ripresa del settore ma consentire il consumo all'interno è decisivo, persino più dell'allentamento del coprifuoco di un'ora".
“La dinamica imprenditoriale dei pubblici esercizi nel 2020 – dichiara Michele Tropiano, vice presidente Confcommercio Potenza – è stata caratterizzata da una diffusa incertezza sull’evoluzione della pandemia. Ciò che emerge è un forte calo nella nascita di nuove imprese (in Basilicata 84 ristoranti e 51 bar-caffè) a fronte di un numero di chiusure che, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato, comunque resta nella media. La riduzione delle nuove iscrizioni va tenuta in grande considerazione perché è principalmente nelle nuove imprese che si realizza la prospettiva di innovazione del settore e di sviluppo dell’occupazione”.
“Sono soprattutto le imprese individuali - prosegue Tropiano - ad aver subìto il calo più significativo, seguite dalle società di persona. E’ la conferma della caratteristica delle nostre imprese di ristorazione e bar, in gran parte ditte individuali e più esposte alla crisi di consumi conseguenti alle prolungate chiusure e prescrizioni. Per questo la resistenza dimostrata dai titolari di questi esercizi è ancora più encomiabile”.
Secondo un’analisi effettuata dall’Ufficio studi di Confcommercio, solo posticipare il coprifuoco di almeno 2 ore darebbe un accettabile impulso alla ripresa economica dei ristoranti. Stare, invece, sotto le ore 24 comporterebbe uno slancio molto limitato.