Questo il testo della appassionata lettera: “Ciao Antonio caro, cosa stai organizzando in questo momento?”. Era la nostra consueta domanda a te, durante queste telefonate che ci donavi tu sempre impegnato a preparare mostre e rappresentazioni sacre per le festività pasquali, o mirabili carri per il Carnevale, sin dai tempi del Liceo…. Già, del liceo artistico a Bari, dove ci siamo conosciuti nel 1982 (40 anni e sembra ieri). La tua passione per lo studio e l’Arte, ti portava a fare il pendolare dalla tua Regione, alla nostra, ogni settimana. Una amicizia nata sui banchi di scuola, dove durante le pause, disegnavi scorci e monumenti della tua amatissima Pomarico: lavori di un giovane talentuoso studente, divenute splendide cartoline! Le abbiamo tutte, sai!!!! Una amicizia rafforzata dopo gli esami: sempre nel tuo cuore di amico vero, ci coinvolgevi nelle mostre itineranti e nei progetti, sino a quello che noi consideriamo il tuo capolavoro, il “Festival Vivaldiano di Pomarico”, con la tua passione per la musica classica, la tua tenacia e caparbietà. E poi…. Tutto inaspettatamente, i nostri progetti interrotti, dodici anni senza te. Ci manchi? Infinitamente e terribilmente! Un’anima luminosa come la tua. Dio l’ha voluta presto accanto. Ma tu vivi nel nostro cuore, hai dentro di noi un posto immenso, ci hai donato talmente tanto, che ogni pensiero è un ricordo. Nulla è passato, niente dimenticato e se chiudiamo gli occhi, sentiamo la tua voce, vediamo il tuo sorriso per noi, il tuo sapere ascoltare, il tuo essere sincero, generoso e fedele a quel grande dono che l’amicizia vera, pura, quella Sacra. Nella sfrenata corsa della vita di oggi (verso quale meta poi?) abbiamo ricevuto un dono raro, sacro appunto, che non ha fine. Grazie a Dio per averci donato un amico come te. Grazie Antonio per la tua dolce e splendida amicizia. E ora? Come sempre ci salutiamo: “Ciao Antonio carissimo, un forte abbraccio, alla prossima. Tue Arianna e Emanuela”.
Michele Selvaggi