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Presentata mozione contro il piano di riarmo europeo "ReArm Europe"

Venerdì, 18 Aprile 2025

La svolta militarista impressa dall'Europa con la decisione di adottare il piano di riarmo 'ReArm Europe', un investimento di circa 800 miliardi di euro destinati al potenziamento militare degli Stati membri, rappresenta una pericolosa inversione di rotta che tradisce i principi fondanti dell'Unione Europea – libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto, promozione della pace e della stabilità – e dirotta risorse vitali da settori essenziali per il benessere delle cittadine e dei cittadini quali sanità, istruzione, sviluppo economico e sociale, transizione verde e digitale, con inevitabili ripercussioni socio-economiche anche sul tessuto regionale e conseguente perdita  delle opportunità di crescita per la Basilicata. 

In risposta a questa deriva bellicista, cui anche il governo italiano sembra aderire supinamente, abbiamo depositato in Consiglio Regionale una mozione per esprimere la ferma opposizione al piano 'ReArm Europe/Readiness 2030', sollecitando il Presidente e la Giunta Regionale ad attivarsi in ogni sede istituzionale per manifestare la contrarietà della Regione Basilicata e per promuovere l'allocazione delle risorse pubbliche verso investimenti che rafforzino la sanità pubblica, la competitività del sistema economico, l'occupazione, l'istruzione, lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica, oltre ad iniziative di sensibilizzazione e informazione sui valori della pace e della cooperazione internazionale.

È nostro profondo convincimento che la pace non si costruisca con la guerra e che l'escalation degli armamenti sia una scelta miope, destinata ad alimentare conflittualità, paura e diffidenza tra le nazioni, generando paradossalmente un clima di maggiore insicurezza tra i cittadini, oltre a piegare il tessuto economico e produttivo, anche della Basilicata, verso settori che non garantiscono uno sviluppo futuro sostenibile.

L'unica via d'uscita dalla guerra non può che passare attraverso la promozione della cultura della pace, del dialogo e della mediazione, nella consapevolezza che solo la solidarietà e la cooperazione tra i popoli possono traghettarci verso un futuro, auspichiamo prossimo, libero da guerre e conflitti.