Di seguito i particolari della conferenza stampa.
L’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale (EBAT) di Matera è stato costituito dalle Organizzazioni Provinciali dei datori di lavoro agricolo (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e dalle Organizzazioni Provinciali dei lavoratori agricoli (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti.
L’ Ebat è un ente di assistenza senza fini di lucro, svolge importanti funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario e rappresenta una sede di confronto permanente tra le Parti Sociali agricole sui temi dell’occupazione, delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva. Nello specifico eroga, compatibilmente con le risorse finanziarie, prestazioni a sostegno dei lavoratori e delle imprese agricole.
Il contesto in cui si trova ad operare l’Ebat è rappresentato dalla presenza di circa 20.000 addetti di cui 11.000 della provincia di Matera, che sviluppano 2.000.000 di giornate lavoro per una massa salariale pari a 100.000.000 di euro.
Data la rilevanza del contesto, l’Ebat dovrà rappresentare lo strumento per promuovere l’etica del lavoro in agricoltura in favore della legalità e della sicurezza sui luoghi di lavoro; essere luogo fisico in cui determinare l’unità dei produttori per contrastare il dumping sociale e per avviare il confronto con la grande distribuzione che definisca una filiera certificata di qualità. Ed è in ragione di tutto ciò che l’Ebat, insieme ad altri attori, ha lavorato a che si creasse la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità istituita presso la sede Inps di Matera.
Per il 2022 il Comitato di Gestione dell’Ebat ha deliberato l’istituzione di tre Bandi che prevedono l’erogazione di prestazioni economiche a condizione che vi sia regolarità contributiva; nello specifico: 2 a favore dei lavoratori (Bonus malattia/infortunio, Bonus Maternità) ed 1 in favore delle imprese (Bonus Visite Mediche Periodiche). Per il futuro prossimo l’Ente concentrerà la sua azione sul tema della sicurezza promuovendo: la formazione delle figure della sicurezza sui luoghi di lavoro (RLST/RSPP); la formazione a favore di chi si avvicina per la prima volta, soprattutto giovani, al modo agricolo (c.d. “primo ingresso”); il monitoraggio delle malattie professionali in agricoltura tramite apposito protocollo con l’Inail.