Lo sostiene la presidente della Commissione regionale pari opportunità, Margherita Perretti che aggiunge: “Anche in Basilicata le Consulte provinciali studentesche, con il supporto della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, hanno deciso di realizzare un documento, da riportare negli istituti superiori della regione, con cui poter apportare una modifica al regolamento d’istituto edapprovare il congedo mestruale”.
“La parità di genere va conquistata partendo anche dai piccoli gesti e garantendo un’equità di trattamento per entrambi i sessi. Il congedo mestruale sarebbe un importante passo in avanti per salvaguardare le studentesse da una condizione che, senza le apposite tutele, rischia di diventare penalizzante”, afferma Armando Mastromartino, Presidente della Consulta provinciale studentesca di Potenza. E Martina Montemurro, Presidente CPS di Matera, evidenzia che “Nel linguaggio medico con il termine dismenorrea si fa riferimento a tutti quei dolori associati al ciclo mestruale che lo rendono una condizione invalidante, per molte donne, nella vita quotidiana. Solitamente è proprio la fascia d’età compresa tra l’adolescenza e la prima età adulta ad esserne affetta, e rappresenta un momento intimo e delicato della vita biologica della donna, che deve essere rispettato. Perché il ciclo mestruale non è qualcosa di alieno o una malattia infettiva, né una parolaccia, ma è ciò che ci rende donne”.
“La richiesta del congedo mestruale nasce da un bisogno concreto – sostiene la Presidente della CRPO Margherita Perretti – da un’esigenza delle donne a cui la scuola deve essere attenta. Ed un sistema scolastico di un Paese che si ritiene avanzato deve superare il pregiudizio di genere che ritiene normale il dolore legato al ciclo mestruale. Facciamo appello a tutti i dirigenti scolastici degli Istituti superiori della Basilicata e a tutti i rappresentanti di Istituto e di Consulta degli studenti lucani, affinché pongano attenzione al tema e si impegnino per rendere il congedo mestruale una pratica reale all’interno delle proprie sedi”. (ACR)