Giovedì, 09 Gennaio 2025

Maggioranza Albano: chiarimenti sulla decisione di Civicamente Pisticci

Mercoledì, 08 Gennaio 2025

 È trascorso più di un mese da quando Civicamente Pisticci è uscito pubblicamente con un comunicato che annunciava la “mancanza delle condizioni minime per continuare questo percorso amministrativo che asseconda determinati modus operandi”. Pur nella vaghezza delle motivazioni e nella cripticità delle conclusioni, sin da subito ci era sembrato di capire che Civicamente Pisticci non ritenesse di poter più sostenere l’Amministrazione Albano, assumendosi lesa da comportamenti poco rispettosi e/o da un mancato coinvolgimento nelle scelte amministrative. Avevamo tuttavia sperato che il comunicato riflettesse una reazione frettolosa e istintiva rispetto ad uno dei tanti episodi che possono caratterizzare il lungo percorso di una vicenda amministrativa.

 Il Consiglio del 21 dicembre scorso, convocato per l’approvazione del bilancio 2025, lungi dal costituire un momento di riavvicinamento, ha in realtà segnato un’ulteriore distanza. Il Presidente del Consiglio, dopo aver provveduto alla convocazione, risultava assente insieme all’altro consigliere di Civicamente, per non meglio precisati “motivi personali”. Solo via social e a seduta conclusa, le assenze venivano motivate facendo riferimento a un lutto che, proprio in quelle ore, aveva colpito la comunità. Ciò a dispetto della maggioranza che, nella versione fornita dal post, avrebbe invece “deciso di non posticipare la seduta … in segno di rispetto per il grave lutto”. In realtà mai, né il Presidente del Consiglio né l’altro Consigliere di Civicamente, hanno posto in qualsiasi forma il tema di un rinvio della seduta. Nonostante che il Presidente, organo cui è demandato il governo delle sedute consiliari, avrebbe avuto la facoltà e il potere di porre la questione all’attenzione del Consiglio. Rammarica anche solo ipotizzare la strumentalizzazione di una vicenda dolorosa a fini politici. Non sono questi i metodi in cui ci riconosciamo.

 Dato il tempo trascorso, riteniamo ormai inutile attendere ulteriormente. Non possiamo che prendere atto della decisione di Civicamente Pisticci di lasciare la maggioranza. Sinceramente facciamo fatica a comprendere le motivazioni che possano aver spinto, dopo tre anni di cammino insieme, il gruppo di Civicamente a una decisione così radicale. Al netto di qualche inevitabile deficit di comunicazione, il tema del coinvolgimento nei processi decisionali di tutte le forze di maggioranza è stato continuamente al centro dell’agire di questi tre anni, con riconoscimento di dignità piena e paritaria a tutti i partner dell’alleanza. Il principio della partecipazione è stato applicato con tale rigore da provare a coinvolgere persino le componenti di minoranza del Consiglio Comunale (mai, nella storia del Comune di Pisticci, hanno così tanto lavorato le Commissioni Consiliari dove tutti i gruppi consiliari sono rappresentati!). Decine sono stati gli incontri e molti gli strumenti dedicati a questa faticosa attività di condivisione e coordinamento.

 In particolare, straordinaria è stata l’attenzione concessa, tra le componenti di maggioranza, proprio a Civicamente Pisticci. Nonostante la scelta di Civicamente di non essere direttamente rappresentata in Giunta da un “proprio” assessore e di proporsi invece per la presidenza del Consiglio Comunale, la maggioranza in generale e il Sindaco e gli Assessori in particolare, hanno costantemente operato in modo da tenere coinvolta (sia in fase decisoria che esecutiva) la componente di Civicamente. Probabilmente è stata proprio la scelta di rimanere fuori dall’esecutivo cittadino (ovvero dal luogo della concreta operatività) all’origine di questa asserita percezione di estraneità rispetto all’attività amministrativa. Ma, più probabilmente, detta scelta – con cui Civicamente si è chiamata fuori da ogni formale e diretta responsabilità di Giunta – non è risultata casuale, apparendo piuttosto l’esito di una precisa strategia. La scelta in questione ha di fatto consentito a Civicamente di porsi sul confine della maggioranza, con un piede dentro e l’altro fuori, onde liberamente cimentarsi, a seconda della convenienza politica, nel doppio ruolo di forza di piazza ma anche di governo. Pertanto, nessuno ha mai voluto marginalizzare Civicamente - e perché avremmo dovuto farlo? – ma è piuttosto Civicamente che non ha inteso integrarsi pienamente all’interno dell’alleanza, forse nel tentativo di lucrare politicamente sia dall’azione di critica all’Amministrazione, che dai risultati connessi all’azione amministrativa. La logica sembrerebbe essere stata: socializzare le perdite e privatizzare i profitti. Tuttavia, se si gioca in una squadra, non è ammissibile che un momento si gioisca per il goal realizzato e un attimo dopo si prendano le distanze per il goal subito. Si vince o si perde insieme!

 Peraltro, l’attenzione verso Civicamente non è consistita solo nella doverosa opera di coinvolgimento rispetto all’azione amministrativa, ma ha presentato connotati decisamente più concreti e per nulla scontati. La maggioranza ha infatti attivamente operato affinché fossero appannaggio di Civicamente gli unici due ruoli istituzionali conseguiti in questo triennio che non risultassero un effetto diretto della vittoria alle comunali: la Presidenza del Consiglio Comunale di Pisticci e la carica di Consigliere della Provincia di Matera. Entrambe queste due cariche sono oggi ricoperte da Pasquale Sodo, esponente di Civicamente Pisticci. Detti ruoli istituzionali non sono una forma di investitura divina, ma dei ruoli figli di una precisa opzione politica maturata all’interno della maggioranza di cui in quel momento Civicamente era parte. In altri termini: se non fosse stata parte della maggioranza, Civicamente non avrebbe avuto la forza politica per designare un proprio esponente in quei ruoli. E la maggioranza ha fatto detta scelta in ragione di un rapporto fiduciario e politico che legava il designato alla stessa. Oggi Civicamente dichiara di non essere più parte della maggioranza. Ragioni etiche e di coerenza politica vorrebbero che Pasquale Sodo rimetta il suo mandato quantomeno rispetto alla carica di Presidente del Consiglio (le dimissioni da Consigliere Provinciale si tradurrebbero infatti in un vulnus per il territorio che rimarrebbe senza una propria rappresentanza in Provincia). Confidiamo che la sensibilità dell’interessato sia tale da effettuare detta scelta. D’altro canto è il tempo della verità e dei fatti. È il tempo di dimostrare concretamente che si può fare politica per mero spirito di servizio a prescindere dalle poltrone.

(F.to Domenico Albano)

(F.to Eligio Iannuzziello)                               (F.to Mariateresa Camardella)    (F.to Renato Rago)

(F.to Marco Losenno)                                   (F.to Mimmo Giannone)

(F.to Andrea Badursi)                                   (F.to Angela D’Onofrio)

(F.to Carmine Calandriello)                        (F.to Roberto Muliero)

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