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Riceviamo e pubblichiamo, lettera aperta del Comitato NO contributo inviata alle istituzioni sotto indicate:
Spett.li
MIUR
Regione Basilicata – C.a. Assessore Cupparo
Provincia di Matera – C.a. Presidente
Comune di Pisticci – C.a. Sindaco
Ufficio scolastico regionale per la Basilicata – C.a. Dott.ssa Datena
Ufficio scolastico della provincia di Matera – C.a. Dott.ssa Cancelliere
Agli organi di stampa
Il Comitato NO contributo, segnala, alle istituzioni in indirizzo, il comportamento non aderente alla legislazione vigente assunto della dirigente scolastica dottoressa Cristalla Mezzapesa dell’IIS PISTICCI MONTALBANO sito in provincia di Matera.
La dirigente, come da sue prerogative, ha stabilito a inizio anno un contributo volontario ma, vista la scarsa adesione dei genitori, ha cominciato, per mezzo del corpo docente, a fare pressioni sugli studenti per ottenere il pagamento di tale contributo, minacciandoli di negare loro la partecipazione alle uscite didattiche e ai viaggi d’istruzione (quelli pagati interamente dalle famiglie).
Tali pressioni non sono il frutto di un’allucinazione collettiva né di pettegolezzi da corridoio, ma sono comportamenti facilmente ravvisabili nelle chat scolastiche in cui i professori rimarcano con forza le linee operative ricevute dalla dirigente scolastica, chat e vocali che sono in possesso di questo comitato e la cui veridicità non può essere messa in discussione da nessuno. Questa vasta documentazione contraddice la dichiarazione rilasciata dalla stessa dirigente Mezzapesa alla Gazzetta del mezzogiorno del 29/01/2025, in cui sostiene che il contributo volontario sia stato stabilito dal Consiglio d’istituto conferendosi il ruolo di spettatrice imparziale.
Abbiamo richiesto più volte in maniera ufficiale, sia singolarmente che come comitato, un incontro con la dirigente Mezzapesa, al fine di ricomporre la situazione, ma siamo stati ignorati costantemente. Ciò è vergognoso in quanto i genitori, insieme agli alunni e al corpo docente, costituiscono gli assi portanti dell’istituzione scolastica e, per tale motivo, dovrebbero lavorare in simbiosi per educare i futuri cittadini.
La vicenda, anche a causa del suo continuo negarsi ai genitori, è già arrivata sulla stampa e potrebbe finire nelle aule dei tribunali.
Per tale motivo chiediamo che le istituzioni intervengano in maniera autorevole e risolutiva in modo da far rientrare la situazione all’interno del rispetto delle regole sancite dal MIUR (circolari n. 312 del 20-03-2012 e n. 593 del 7-3-2013) che non possono essere derogate da nessun dirigente. A tal fine, una delegazione del Comitato, si rende disponibile a incontrare le istituzioni in indirizzo nei modi e nei tempi che riterrete necessari.
La scuola deve essere un luogo sicuro in cui i nostri ragazzi devono poter vivere serenamente degli anni di per sé complicati.
La scuola non deve trasformarsi luogo di tensione continua in cui gli studenti subiscono umiliazioni e discriminazioni. E’ impensabile che in una scuola italiana possano esistere delle vere e proprie liste di proscrizione e che un professore possa dire: “tu SI’ e tu NO”.
La scuola deve unire e non dividere.
Confidiamo in una vostra pronta e risolutiva iniziativa che ridia la meritata serenità agli studenti e alle loro famiglie.
Per il Comitato NO Contributo: Salvatore Losenno, Elisabetta Di schifo, Antonio Malvasi, Anna Rosa Quinto, Danilo Losenno, Nunzia Buonprete