Sabato, 23 Novembre 2024

ZES jonica: per Cestari (ItalAfrica) fatto un nuovo passo avanti

Lunedì, 26 Aprile 2021

“L’annuncio del Ministro per il Sud Mara Carfagna di procedere all’innalzamento da 50 a 100 milioni di euro del tetto per il credito d’imposta a favore di investimenti da localizzare nelle Zes con l’estensione alle operazioni immobiliari è un nuovo passo avanti nel tentativo di rendere più attrattive le Zes tra cui quella Jonica (Taranto-Valbasento) su cui si concentra buona parte dei programmi di resilienza e rilancio produttivo ed occupazionale”.


E’ il commento di Alfredo Cestari, presidente della Camera ItalAfrica che è impegnata sul doppio fronte quello delle proposte di riforma-semplificazione e di promozione-attrazione di investimenti dall’estero.

“Noi partiamo dalle esperienze positive e consolidate negli anni delle Zes realizzate in ambito Ue ed extra Ue per indicare come rafforzare il ruolo strategico di queste aree a cominciare dalla ‘governance’. Ed è quello che il Ministro Carfagna intende fare – aggiunge Cestari – dando attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza puntando su maggiori poteri ai commissari. Si punta ad una reale semplificazione amministrativa, con un’autorizzazione unica rilasciata dai Commissari Zes ai quali la riforma assegnerà più poteri: saranno l’unico interlocutore degli investitori, presiederanno la Conferenza unica dei servizi e avranno una struttura di supporto propria.

L’altro nodo da sciogliere è l’infrastrutturazione. Anche su questo va dato atto di una svolta del Governo che ha messo a disposizione 600 milioni di euro destinati per l’infrastrutturazione delle Zes per assicurare, per queste aree, opere di urbanizzazione primaria e di connessione alla rete stradale e ferroviaria infrastrutture fondamentali. Senza strade, linee ferroviarie, interporto, aeroporto, e – aggiunge – la Basilicata continua ad essere l’unica regione italiana senza aeroporto, senza piattaforma logistica non sarà possibile chiedere a grandi e medi gruppi industriali esteri ed italiani di venire qui a localizzare attività produttive.

Tra gli altri interventi attesi dalle imprese – continua Cestari – figurano anche l’estensione fino al 2029, come previsto dalla legge di bilancio, della fiscalità di vantaggio sul lavoro oltre a favorire la patrimonializzazione delle imprese e il sostegno alla crescita dimensionale.

Come ItalAfrica in prosecuzione dell’attività riferita al Progetto Sud Polo Magnetico stiamo lavorando nel campo “Protocolli energetici” per ridurre il costo dell’energia per le imprese operanti nelle Zes e pertanto il progetto della Giunta Regionale della Basilicata di realizzare un “hub per l’idrogeno” ha la nostra condivisione. Più in generale lavoriamo per l’ incremento della competitività delle imprese, sia in maniera diretta, attraverso la consulenza e l’assistenza tecnica per il sostegno finanziario agli investimenti, sia in maniera indiretta, attraverso azioni volte al potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali. Un’attività che si svolge in forma sinergica per offrire pari opportunità alle imprese che investiranno e quindi si localizzeranno in ciascuna delle quattro Zes del Sud”.

“Siamo consapevoli – conclude – che non basterà il Recovery: servirà una strategia complessiva, che guardi anche oltre e faccia leva anche sui fondi strutturali europei e sul Fondo sviluppo coesione, in grado di mobilizzare alcune decine di miliardi in più”.

Post Gallery

Al Ce.C.A.M. “Paso Doble” dialogo sul femminicidio e non solo

Siglato protocollo d'intesa Parrocchia S. Giovanni Bosco- I.C."Pietrelcina-Flacco" Pisticci

Losenno: “Nuove adesioni rafforzano la nostra squadra”

Scoperti i presunti rapinatori della sede comunale di Matera

Nucera: “Contro il Maschito prevedo un’altra gara tiratissima”

Fermento al Circolo Tennis Pisticci per le numerose attività

Francesco Barbalinardo: prepariamo al meglio la gara per la prima vittoria della stagione

XXI Anniversario Protesta di Scanzano - Programma del 23 novembre

Mancata contribuzione per dializzati e talassemici. Ennesimo schiaffo del Governo Bardi alla sanità lucana