Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Il Santo Padre in occasione della Messa che ha concluso il Congresso eucaristico nazionale della Cei:
“Il nostro futuro eterno dipende da questa vita presente: se scaviamo adesso un abisso con i fratelli e le sorelle, ci ‘scaviamo la fossa’ per il dopo; se alziamo adesso dei muri, restiamo imprigionati nella solitudine e nella morte anche dopo”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa a Matera che chiude il Congresso eucaristico nazionale della Cei. “Non sempre sulla tavola del mondo il pane è condiviso, non sempre emana il profumo della comunione e non sempre è spezzato nella giustizia”, ha ricordato.
“E’ doloroso vedere che questa parabola – ha detto Papa Francesco commentando il Vangelo di oggi – è ancora storia dei nostri giorni: le ingiustizie, le disparità, le risorse della terra distribuite in modo iniquo, i soprusi dei potenti nei confronti dei deboli, l’indifferenza verso il grido dei poveri, l’abisso che ogni giorno scaviamo generando emarginazione, non possono lasciarci indifferenti”. Dio allora chiede “un’effettiva conversione: dall’indifferenza alla compassione, dallo spreco alla condivisione, dall’egoismo all’amore, dall’individualismo alla fraternità”.
Oggi, insieme, riconosciamo che l’Eucaristia è profezia di un mondo nuovo, è la presenza di Gesù che ci chiede di impegnarci perché accada un’effettiva conversione: dall’indifferenza alla compassione, dallo spreco alla condivisione, dall’egoismo all’amore, dall’individualismo alla fraternità”.
Lasciato lo stadio "XXI Settembre-Franco Salerno", Papa Francesco è salito su un'utilitaria bianca e si è trasferito alla mansa dei poveri "casa fraternità don Giovanni Mele", che ospita circa 100 persone al giorno.
La visita è stata brevissima, di pochi minuti.
Il Papa è uscito accompagnato dall'arcivescovo di Matera-Irsina, don Giuseppe Antonio Caiazzo.