Nel capoluogo campano non solo un grande mercato a chilometro zero: famiglie e visitatori possono entrare in contatto con il mondo agricolo e rurale anche attraverso laboratori per imparare a fare l’orto, preparare la mozzarella o impastare il pane, oppure, ancora, per vedere dal vivo cavalli, asini, buoi e altri animali della fattoria. Non manca un focus sul Natale, dalle decorazioni green al presepe contadino, ai dolci e alle ricette della tradizione.
“Come Coldiretti abbiamo voluto essere presenti anche Napoli – evidenzia il presidente dell'organizzazione agricola lucana, Antonio Pessolani – con il marchio 'Io sono lucano', un progetto che ha l’obiettivo di favorire la realizzazione di una rete territoriale dei prodotti e delle imprese utile a garantire la sostenibilità e l’efficienza, sia in termini economici che organizzativi, ricercando, contemporaneamente, la condivisone delle strutture di trasformazione e commerciali lucane coinvolte che hanno scelto di favorire il processo di valorizzazione dell’agricoltura legata al territorio. Un progetto inclusivo – ha concluso – con orizzonte potenziale non solo i soci della Coldiretti ma l’intero sistema agroalimentare lucano”.
Il Villaggio di Napoli alterna incontri su alimentazione, ambiente, salute e sulle prospettive e l’innovazione nell’agricoltura.