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“Denatalità e accoglienza della vita oggi” è stato il tema del primo incontro de “I Lunedi di Pitagora” che si è tenuto presso l’aula magna dell’Istituto Pitagora di Policoro.
Un incontro organizzato dal Cav (Centro di Aiuto alla Vita) di Policoro, che ha visto la partecipazione delle classi quarte e quinte dell’istituto policorese, perché obiettivo del Cav è proprio quello di formare le giovani generazione alla cultura della vita che non è solo una questione femminile, ma che coinvolge anche il mondo maschile come ha precisato la vicepresidente del centro dottoressa Mariella Acciaro. Un incontro che si inserisce in un momento molto delicato della nostra società, dove sembra essersi quasi perduto il senso e il valore della vita, che invece come ha detto la presidente del Cav di Policoro Angela Galotto, va assolutamente valorizzata e salvaguardata, cosa non tanto scontata se pensiamo che nel 2080 in Basilicata saremo solamente 227 mila sugli attuali 526 mila residenti.
Combattere attraverso la sensibilizzazione, l’inverno demografico, inculcando nei giovani e meno giovani la gioia della vita e la speranza che il futuro sia sempre migliore del presente, perché una società senza più giovani non ha futuro. Ecco perché diventa importante per il Cav formare i giovani alla bellezza della vita, in tutte le sue sfaccettature, nel rispetto dei diritti degli altri in un cammino orizzontale, fianco a fianco, senza mai lasciare indietro.
Interessante la relazione del dottor Vito Aicale, ginecologo che ha fatto comprendere come la denatalità sia un problema che assolutamente non va sottovalutato e va letto in chiave sociale.
Per questo parlarne e parlarne nelle scuole diventa prioritario per salvaguardare il futuro della nostra società.
La DS, professoressa Maria Carmela Stigliano si complimenta con il dottor Aicale per aver avuto la capacità di emozionare e di arrivare al cuore degli studenti e delle studentesse del Pitagora in una relazione, ricca di stimoli, valida culturalmente e professionalmente e conclude sottolineando che in tutta sincerità non si può parlare di vita senza parlare d’amore; ogni forma di vita è un atto d’amore che si concretizza.