Lunedì, 23 Dicembre 2024

Aveva ucciso la compagna con un colpo di pistola alla testa e si era poi costituito ai carabinieri

Giovanni Carbone, il 39enne originario di Matera, che lunedì scorso ha ucciso a Miglianico (Chieti), la compagna Eliana Maiori Caratella (41), si è suicidato nel carcere di Lanciano. Lo confermano fonti sanitarie e carcerarie.

L'uomo aveva ucciso la donna con un colpo di pistola alla testa e si era poi costituito ai carabinieri. Il suo fermo era stato convalidato oggi dal gip del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis.

Secondo quanto si è appreso l'uomo si è impiccato in cella: l'avvocato di Carbone, Franca Zuccarini di Chieti, sapeva che l'uomo era sotto stretta sorveglianza in considerazione del reiterato proposito di togliersi la vita, portando a compimento l'intenzione di suicidarsi già lunedì dopo avere ucciso la compagna in casa. Proposito che poi aveva ribadito per tre volte dal giorno del delitto sempre durante i colloqui con il suo legale. Si tratta della 83/a vittima di suicidio in carcere dall'inizio dell'anno.

Nell'aprile 2021, nel carcere di Vasto (Chieti), c'era stato un altro suicidio eclatante: a togliersi la vita era stato Sabatino Trotta, lo psichiatra della Asl di Pescara arrestato per corruzione. Nell'interrogatorio reso ieri durante l'udienza di convalida in videoconferenza, Carbone ha sostenuto di aver sparato alla Caratella per porre fine alle loro sofferenze e che subito dopo era sua intenzione suicidarsi, senza trovare il coraggio di farlo. Sofferenze che, sempre secondo Carbone, erano riconducibili alla ostilità manifestata dal marito della vittima, dal quale la Caratella si stava separando, e dal fratello e dalla sorella della donna che non avevano mai accettato la scelta di separarsi della vittima.

Una ostilità che si sarebbe manifestata fin dall'inizio della relazione, senza che sia stata possibile una composizione, una crisi sfociata anche in plurime e reciproche querele. Carbone dopo una ennesima crisi generata dall'ostilità dei figli della compagna, rientrati la domenica sera dal fine settimana trascorso con il padre e dopo una nottata quasi insonne, avrebbe dunque preso la decisione di uccidere la donna, nonostante la amasse, mettendo fine alla alla loro sofferenza con due colpi di pistola, il primo per lei, inconsapevole della scelta, il secondo per se stesso. Domani a Fermo è in programma l'autopsia sul corpo della Caratella, perchè, risultata affetta da Covid: l'esame sarà effettuato nella struttura marchigiana perchè attrezzata per accertamenti su soggetti positivi al virus.

foto e info Ansa

E’ stato arrestato Giovanni Carbone, il trentanovenne originario di Matera che ieri mattina ha ucciso con un colpo di pistola la compagna, Eliana Maiori Caratella, 41 anni. E’ stato l’omicida a costituirsi alla stazione dei Carabinieri di Miglianico, nel Chietino, centro in cui si è consumato il delitto. Il corpo ormai senza vita della donna, madre di due figli, è stato trovato nell’appartamento di via Antonelli 17 dove viveva insieme con i suoi due figli, avuti dall’ex marito, e dove da qualche tempo si era trasferito anche il nuovo compagno.

La coppia era insieme da un anno. Gli inquirenti ora indagano sul rapporto tra i due e se in passato ci fossero stati già episodi di violenza o maltrattamenti da parte dell’uomo che questa mattina ha impugnato la pistola e le ha sparato. Pare che l’arma, secondo quanto si è appreso fosse detenuta illegalmente da Carbone. Adesso dovrà spiegare perchè aveva quella pistola e se aveva deciso di procurarsela perché aveva deciso di uccidere la compagna.

Madre di due figli, entrambi minorenni, che al momento dell’omicidio erano a scuola, Eliana Maiori Caratella lavorava come impiegata in banca.

Eliana frequentava Francavilla al Mare, dove risiede la sua famiglia, ma da qualche anno viveva nel centro vicino di Miglianico.

Il sindaco di Francavilla al Mare, Luisa Russo, ha dichiarato: “La nostra comunità è sconvolta. Eliana era una ragazza molto conosciuta e benvoluta. Di fronte a un fatto del genere posso solo dire che ritengo si debba lavorare moltissimo sull’educazione, far capire ai ragazzi cos’è l’amore, il rispetto fra persone; soprattutto, far capire alle donne che devono denunciare, ma per far questo non dobbiamo farle sentire sole, dobbiamo fornire un supporto concreto e reale. Anche se non so se Eliana avesse denunciato qualcosa”.

L’evento organizzato per la giornata internazionale della donna dall’ASD C.K.S.D Full Sport di Marconia affiliato Federazione Krav Maga Italia e con il supporto dell’Aps MaMa è un’occasione per fornire a tutte le donne che lo vorranno una possibilità di acquisire nozioni di base di difesa personale.

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