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Si è conclusa a Prato la due giorni del meeting Prisma Days 2023 in cui si argomentano nozioni e proposte in merito alla scienza delle meteore e delle meteoriti in Italia. Quest’anno al primo punto dell’Ordine del giorno si è parlato molto del secondo ritrovamento in Italia (dopo la Cavezzo del 2020) e per tipologia unico al Mondo (ad essere precipitato su un balcone lasciando un segno indelebile), ossia la “Meteorite Matera” conosciuta anche come bolide di S. Valentino.
Dal 20 marzo 2023 c'è un asteroide battezzato "Matera" in orbita attorno al Sole, precisamente tra Marte e Giove. Lo ha comunicato ufficialmente qualche il dottor Mario Di Martino, al quale il sindaco Domenico Bennardi aveva chiesto l’intitolazione, dopo la caduta dei frammenti di meteorite sul territorio comunale lo scorso 14 febbraio.
È l’asteroide dei primati, quello caduto nel pomeriggio di San Valentino nelle campagne di Matera nord, proprio sul balcone di casa dei fratelli Pino e Gianfranco Losignore. Un evento straordinario, perché i frammenti recuperati sono assolutamente incontaminati, come fossero stati prelevati direttamente nello spazio. Merito del caso, perché sono caduti sul balcone e non a terra, merito dei fratelli Losignore che li hanno recuperati in modo “asettico”. Un evento che, con questi contorni, è avvenuto circa 100 anni fa l’ultima volta e permetterà ai ricercatori di capire tanto di più sulle origini dello spazio, databili circa 4,5 miliardi di anni fa. Un evento unico per la natura del materiale recuperato e perché incardinato in altri due episodi simili e consecutivi, avvenuti il 13 febbraio in Francia e il 15 in Texas. Al momento non ci sarebbe alcun collegamento tra le tre “cadute”, ma gli studiosi non escludono nulla.
Trovato il meteorite di San Valentino. Dopo l’avviso alla popolazione e la caccia ai frammenti dell’oggetto celeste (per una massa complessiva di 400-500 grammi) attivata nei giorni scorsi in Basilicata, in un’area a nord di Matera, la ricerca ha individuato il luogo della caduta.