Venerdì, 22 Novembre 2024

Un territorio ricco di ogni ben, che Dio ha creato. Un territorio come pochi, il nostro, che da sempre piace ai turisti di ogni parte del mondo che hanno il piacere di visitarlo, scoprirlo in lungo e largo, ammirarlo, apprezzarlo per le sue bellezze e…tanti, addirittura, decidono anche di restare qui. Per sempre.

Ma di questa città e territorio abbiamo sempre apprezzato cose esterne ed esteriori che, magari, per alcuni versi, ne fanno un centro migliore e forse più attrezzato di qualche altro, senza mai fermarsi però, a tutto quello che la natura offre giorno per giorno in pianura e collina, in siti occulti e lungo le strade del suo vasto agro. C‘è una bellezza però, di cui si parla poco o niente, soprattutto di questi tempi, a cavallo tra primavera ed estate, le due stagioni che ospitano un fiore speciale, l’oleandro, di cui il nostro territorio è ricco, anzi ricchissimo, con tutte le sue varietà, una più bella dell’altra. Lo trovi ovunque, lungo la strada che sale dalla Valle del Basento, appena dopo l’uscita a monte della galleria San Rocco e fino all’incrocio con la circonvallazione Cammarelle. La sua presenza è bene in vista anche dall’altro versante, il sud, lungo la viabilità da e per Marconia e zone limitrofe, in modo particolare nella parte della salita delle Varre fino alla ex zona Fornaci.

Quest’anno, addirittura i suoi fiori (varietà rossa) sono sbocciati rigogliosi anche a fianco della piazzetta di Cammarelle a pochi passi dalla statua della Madonnina che da qualche anno saluta chi passa da quelle parti, magari fermandosi un attimo per un riverente saluto a Maria. Solo a qualche metro di distanza, proprio di fronte al Supermercato della zona, un’altra specialità di oleandro è sbocciata con un colore diverso e sempre bello, il bianco. Il colore della purezza e castità. Ma ormai l’oleandro lo troviamo in tutte le sue varietà, intorno a Marconia, Tinchi e Centro Agricolo ed anche lungo le strade che dalla Jonica portano al mare, nel territorio di Pisticci Scalo e lungo i vari sentieri dell’agro.

“Pisticci è bella sempre”, diceva qualche anno fa un grande giornalista e Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Lino Patruno, che di tanto in tanto l’aveva visitata, rimanendone sempre affascinato.

Ma allora qui da noi, dei fiori di oleandro si conosceva poco o niente, come quelli che da qualche anno abbiamo occasione di ammirare sempre di più, tra i più belli che il Creatore ci ha fatto conoscere. Ora, grazie a questo fiore che copre e colora gran parte della nostra terra, Pisticci sembra ancora più bella. E di più lo sarà negli anni a venire se solo sapremo apprezzarne il valore di questo grande dono che la natura ci offre. L’oleandro.

Michele Selvaggi

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