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La sezione cittadina di Adiconsum del segretario Vito Pantone, è ritornata sulla vicenda che nel dopo frana di Pomarico del gennaio 2019 interessò numerose abitazioni andate distrutte, le cui famiglie avevano comunque e stranamente ricevuto bollette da pagare per prestazioni di servizi di luce, acqua e gas, nonostante la inattività e la ormai non presenza degli impianti.
Nelle scorse ore, da parte di Adiconsum, è stata emessa una nota in cui si legge: “Dopo le risposte di ARERA alla richiesta di accesso agli atti effettuata dalla nostra associazione in cui si chiedeva di conoscere la tempistica per la sospensione delle bollette per le famiglie sgomberate a causa dell’evento franoso, risposte che hanno dato buone speranze per la risoluzione della problematica ………. che per alleviare gli effetti provocati da eventi calamitosi, è necessario che interventi specifici di natura economica- sociale siano disposte dal legislatore che demanda espressamente all’autorità la definizione delle modalità applicative di tali misure. Nel caso in cui il legislatore non sia intervenuto con immediatezza nella previsione di specifici interventi, l’Autorità è stata comunque messa nelle condizioni di poter procedere in tempi rapidi alla sospensione dei termini di pagamento solo a seguito di tempestive puntuali e circoscritte segnalazioni degli organi competenti”, il Segretario Adiconsum Vito Pantone, ha trasmesso tutta la documentazione al Commissario Delegato della Regione di Basilicata - Dirigente Ufficio Protezione civile, chiedendo il suo intervento.
Intervento che non si è fatto attendere, infatti, dopo pochissime ore il Commissario Delegato Ing. Alberti Mariano Caivano, coadiuvato dall’Ing, Guido Loperte ha inoltrato ad ARERA, richiesta ufficiale di sospensione delle fatture di acqua, luce e gas, e la medesima è stata trasmessa al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile - Servizio Contenzioso, di seguito la nota integrale, prot. 58070/ 24AF del 16,3,2021
“A seguito dell’evento franoso del 29 gennaio 2019 che ha interessato parte dell’abitato di Pomarico, il Consiglio dei Ministri con delibera del 14 febbraio 2019, ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi: provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale n,47 del 25.2. 2019; il, Capo Dipartimento Protezione Civile con ordinanza 21 febbraio 2019 (G.U. n,50 del 28.2.2019) ha nominato lo scrivente Commissario Delegato per la emergenza; Con Delibera del Consiglio dei Ministri 13 febbraio 2020, ha prorogato lo stato di emergenza per 12 mesi: la gestione emergenziale ha comportato lo sgombero della zona interessata dal movimento franoso e la delimitazione della stessa quale “zona rossa” inaccessibile a chiunque, compresi i proprietari, in attesa degli interventi di messa in sicurezza, peraltro non ancora effettuati. Alla luce di quanto esposto e rappresentato si invita l’Autorità in indirizzo alla applicazione delle norme che consentono la sospensione della fatturazione per la fase emergenziale attesa la impossibilità all’utilizzo degli immobili e delle relative utenze”.
Questo il commento finale del segretario Pantone : “Come Associazione per la difesa e tutela dei diritti dei cittadini coinvolti nell’evento franoso, abbiamo apprezzato molto la tempestività con cui si è mosso l’Ufficio Protezione Civile della Regione di Basilicata e anche il fatto che della problematica è stato interessato l’Ufficio Servizio del Contenzioso del medesimo Dipartimento Nazionale”.