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Furti a ripetizione nelle case lungo la Statale 407 tra Pisticci e Ferrandina
Arrivano nel cuore della notte con mezzi pesanti, quindi strappano prima i pali di ferro della recinzione che protegge i binari e poi si introducono nelle abitazioni rurali più vicine, trafugando di tutto, dalle galline alle salsicce e persino il supporto della carta igienica nel bagno. Accade da alcune settimane lungo la Statale 407 Basentana, tra i territori comunali di Pisticci e Ferrandina.
A denuncialo sono i proprietari di case della zona, che vivono nella disperazione perché alcuni di loro hanno subìto anche due incursioni successive in poco più di una settimana. Tutto è stato denunciato alle forze dell’ordine, compresi i furti messi a segno nei cantieri di Rete ferroviaria italiana, che sembrerebbero il bersaglio iniziale. Infatti, secondo la ricostruzione dei proprietari delle case svaligiate, la banda arriva nel cuore della notte con un mezzo pesante probabilmente cassonato, come si evince dalle impronte degli pneumatici, direttamente sui cantieri di Rfi che sta riqualificando i binari della tratta Ferrandina-Potenza. Quindi prima sradicano tutti i pali in ferro della recinzione e li caricano sul camion, poi si guardano intorno e vanno nelle case rurali della zona. Il giorno dopo, gli operai di Rfi tornano sul posto constatando lo scempio e piantando altri pali, che puntualmente vengono di nuovo rubati di lì a poco.
La Gazzetta ha raccolto la testimonianza del figlio di un 85enne pisticcese, proprietario di una casa svaligiata due volte in pochi giorni. Il giovane preferisce rimanere anonimo, ma racconta particolari che lasciano intendere la natura e la «professionalità» dei ladri. A casa sua sono arrivati a rubare il supporto della carta igienica nel bagno; ma i loro obiettivi sono svariati: dal gasolio agricolo ai gruppi elettrogeni, dalle derrate di olio d’oliva ai salumi fatti in casa e messi a stagionare. In un’abitazione si sono fermati la notte a banchettare, mangiando quasi tutto il salame trovato ad essiccare nella stanza più fresca. Per entrare non vanno sul sottile, devastando porte, finestre e veneziane in legno. Nella casa del giovane pisticcese hanno persino sgozzato una decina di galline, portandosi i corpi e lasciando a terra le teste dei poveri animali e in un’altra abitazione hanno avuto l’ardire di scendere dal primo piano una vecchia stufa a cherosene di circa 200 chilogrammi probabilmente non più utilizzabile, quindi praticamente inutile.
La zona più colpita è quella che va dallo scalo di Ferrandina a quello di Salandra, lungo la strada ferrata e parallelamente alla Basentana, che viene utilizzata come rapida via di fuga. In circa dieci giorni almeno 7 case coloniche sono state «visitate» anche due volte, approfittando dell’assenza di illuminazione e del rapido accesso alla Statale. Pare che anche Rfi abbia denunciato i diversi episodi di furti subìti, con il doppio danno del materiale da riacquistare e del lavoro da rifare completamente, per installare la rete di protezione ai nuovi binari riqualificati. Secondo alcune indiscrezioni, la società si sarebbe anche attivata per installare un impianto di videosorveglianza nella zona dei cantieri, ma i ladri sono più rapidi della burocrazia autorizzativa. I proprietari di abitazioni rurali della zona vivono ormai nell’incubo di ritrovarsi la casa violata e depredata; anche perché non è facile tenere sotto controllo un’area così vasta e articolata.
Il timore ora è che la banda, dopo aver ripulito tutte le case della zona, si possa spostare più avanti o indietro lungo l’asse della Basentana, con il solito protocollo criminale risultato finora vincente e impunito.
Antonio Corrado, La Gazzetta del Mezzogiorno