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Una buona notizia finalmente, dopo un confronto con gli esperti e l’Amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Francesco Mancini. Entro la fine del mese di agosto infatti, dovrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi) partire i lavori relativi al dopo frana che colpì la città di Pomarico nella fine di gennaio 2019.
Le opere da eseguire comprenderanno in particolare la rimozione delle macerie da tutta l’area interessata, ma anche il doloroso ma necessario abbattimento di una trentina di abitazioni (si parla comunque di 26), la messa in sicurezza dell’area e la risagomatura della parte a monte di Via Vittorio Emmanuele con la riapertura al traffico.
Nell’incontro di sabato 19 giugno che si è svolto nella sala consiliare del comune, presenti anche i responsabili del “comitato frana”, sono strati presentati gli elaborati curati e redatti dal prof. Vincenzo Simeone e prof. Francesco Sdao entrambi dell’Università di Bari, e relativi ai lavori programmati e da eseguire in zona rossa di Corso Vittorio Emmanuele del centro cittadino. I due tecnici hanno spiegato e assicurato i numerosi presenti all’incontro, che alle opere progettate e relativi alla rimozione delle macerie del dopo frana, si dovrebbe dare il via entro la fine dell’estate e, possibilmente tra la fine del mese di luglio e i primi giorni di agosto, comprendendo tra gli stessi anche l’abbattimento di ben 26 fabbricati della zona colpita, tra i quali anche qualcuno che finora non ha mostrato particolari problemi di staticità ed altro.
Per diverse altre strutture abitative, varrà una particolare valutazione di volta in volta sulla effettiva necessità dell’abbattimento e ciò attraverso un continuo, attento monitoraggio della zona interessata. Il confronto dell’altro giorno, è stato comunque anche interessante per poter capire e rendere pubblica la notizia riguardante la disponibilità delle somme impiegate a favore dei cittadini beneficiari che così potranno avere più di una possibilità per spendere i soldi di cui potranno disporre. Soldi che comunque, non potranno essere disponibili prima della fine dell’anno in corso.
Un’altra chiara e precisa richiesta di sacrifici per questi cittadini che finora, di pazienza ne hanno avuta tanta. A fina incontro le parole del Sindaco Mancini (che ricordiamo è tra i cittadini che hanno perso la casa): “Abbastanza soddisfatto per come si sono svolti i lavori, ma soprattutto per come l’argomento affrontato sia stato ben recepito dai cittadini presenti in sala che dopo le chiare e dettagliate esposizioni dei due tecnici universitari scelti dalla nostra Amministrazione comunale, hanno potuto meglio capire alcune cose relative a quello che è effettivamente successo”.
Michele Selvaggi