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Chi ha conosciuto la “signora Lina”, al secolo Rachele Laino, non dimenticherà mai quel periodo storico della promozione della “Materacalcio” in serie B.
Un personaggio “speciale”, amato e cercato da tutti in quegli anni a cavallo tra i 70 e gli 80, che riusciva a dare la carica a giocatori e tifosi per una impresa a portata di mano, che si concretizzò quell’indimenticabile 9 giugno del 1979 in quel di Lucca, alla presenza di centinaia di materani che avevano affrontato con ogni mezzo quel lungo viaggio senza aver perso mai la fiducia di salutare gli “undici” di mister Di Benedetto e del grande presidente senatore don Ciccio Salerno”. Quel Presidente che dopo la promozione ringraziò pubblicamente e più volte la signora Lina per tutto quello che lei era riuscita a creare nel cuore dei tifosi biancazzurri, premiati con una storica promozione che coinvolse in lungo e largo tutta la città di Matera, impazzita letteralmente per quella impresa che porta il nome di atleti straordinari come Casiraghi, Picat Re, Giannattasio, Imborgia, De Canio, Angelino, Morello, Pavese, Carella, Sassanelli, Generoso e altri.
Come non ricordare, anche noi che seguivamo il Matera dalla provincia, le straordinarie trasmissioni radio, soprattutto la domenica mattina, con protagonista principale proprio quella signora Lina, che incitava, incitava, incitava a non mollare mai e a guardare con fiducia quell’unico, solo, grande traguardo che era la “serie B”.
Non dimentichiamo mai quello striscione che la voleva come futura “sindaca” della città ed a cui simpaticamente aveva risposto: “non sono cose per me….”. Il suo atleta preferito - non lo ha mai negato - era Diego Giannattasio che lei chiamava “Zorro” e con cui spesso nella trasmissione della domenica mattina dialogava insieme con altri giocatori e tifosi.
La signora Lina ricordata come la prima donna tifosa del calcio materano, ci ha lasciato nei giorni scorsi, a 81 anni, pianta da tutti nella chiesa della Santa Famiglia in via Mattei dove si sono svolte le esequie.
Ciao Signora Lina, i colori biancazzurri del Matera, ti accompagneranno anche in Paradiso!
Michele Selvaggi