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Non una buona notizia per i tantissimi automobilisti multati negli ultimi anni, per aver superato i limiti di velocità imposti dell’autovelox sulla statale 7 Matera - Ferrandina, in territorio del comune di Pomarico.
Diversi di questi cittadini - ricordiamo- con varie motivazioni, si erano opposti ricorrendo alla Magistratura e ad altre Associazioni (Adiconsum) per contestare le contravvenzioni notificate. E’ infatti, delle ultime ore, secondo quanto ci ha comunicato il sindaco di Pomarico Francesco Mancini, la notizia secondi cui sono stati ritenuti legittimi i due apparecchi di rilevazione della velocità fatti istallare qualche anno fa dall’Amministrazione comunale pomaricana. “E’ quanto ha riconosciuto - scrive il sindaco Mancini - il Tribunale di Matera. I fatti. Negli ultimi tempi erano cresciuti a dismisura i ricorsi avversi i verbali di contestazione della violazione dei limiti di velocità, rilevata con apparecchi istallati dal Comune di Pomarico sulla SS.7 e accolti da sentenze dei Giudici di Matera, fondate su una presunta carenza di valida autorizzazione degli strumenti utilizzati”.
“Questo giudizio - aggiunge Mancini - era fondato su una interpretazione parziale e distorta delle norme del Codice della Strada e di successive leggi da parte dei Giudici di Pace, secondo cui era necessaria la “omologazione” e non anche la “approvazione” che è il titolo abilitativo utilizzato per la stragrande maggioranza delle apparecchiature impiegate nell’accertamento della violazione dei limiti di velocità in tutta Italia ed anche dal Comune di Pomarico. A fronte di tale situazione - si legge ancora nel comunicato del sindaco di Pomarico - il nostro comune, acquisito un parere legale che confermava la legittimità dell’operato dell’Amministrazione, dalla primavera scorsa ha proposto appello al competente Tribunale di Matera avverso la sentenza del Giudice di Pace. Il Tribunale si è pronunciato accogliendo la tesi sostenuta dall’Ente. In particolare, in data 8 ottobre 2021, il Tribunale di Matera ha depositato le sentenze n.691, 692, 693, con le quali accogliendo gli appelli proposti, ha stabilito "che gli apparecchi in questione sono validamente utilizzati se approvati od omologati". L’azione del comune - ha quindi sostenuto Mancini - è stato sempre diretta ad assicurare la sicurezza del traffico e quindi la incolumità delle persone e, come ritenevamo - è risultata pienamente legittima a conferma di un operato scrupoloso e ponderato svolto nel solo interesse pubblico. Dopo queste sentenza - ha concluso Mancini - vogliamo augurarci che si ponga fine ad ogni strumentalizzazione e che tutti abbiamo realmente a cuore la tutela dei cittadini utenti e consumator, evitando illusioni che finiscono per tradursi in spese e oneri aggiuntivi, inflazionando inutilmente e artificiosamente la già appesantita macchina giudiziaria. Il Comune continuerà ad agire, come sempre, solo ed esclusivamente nell’interesse pubblico e della collettività”.
Naturalmente, viene spontanea una domanda: ora cosa succederà? Si accetterà di buon grado il contenuto della sentenza del Tribunale materano o si insisterà, magari con altre legittime motivazioni, nel contestare il provvedimento? Lo sapremo presto.
Michele Selvaggi