Venerdì, 22 Novembre 2024

Chiusura scuole, le prime reazioni. Task force regionale divisa. Barile: 'Si sta sbagliando obiettivo'. Critiche dal M5S

Lunedì, 16 Novembre 2020

"Non condivido la chiusura delle scuole in Basilicata. Dai dati si evince chiaramente che le percentuali più alte di infezioni covid sono concentrate tra i 20 ed i 60 anni e sono legate al lavoro ed alla socialità.
Si sta sbagliando obiettivo e non è un problema da poco perché dall'individuazione del problema e dalla soluzione dipende la tenuta degli ospedali".

E' quanto afferma il dottor Vincenzo Barile, medico dell'Asp e membro della Task Force regionale di Basilicata.

Critiche arrivano anche dal mondo politico. I Consiglieri Regionali del M5S, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci, hanno diffuso la seguente nota:

"Bardi ha deciso di chiudere tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della Basilicata a partire dal 17 novembre fino al 3 dicembre. Nonostante le aperture da parte del presidente verso le opposizioni annunciate durante l'ultima seduta del Consiglio Regionale, il coinvolgimento delle minoranze si è tradotto - finora - solo in annunci di buoni propositi. Pertanto chiediamo a Bardi un immediato confronto sull’evoluzione della gestione dell’emergenza pandemica in Basilicata. Chiediamo di poter leggere i dati completi relativi ai 21 parametri individuati dal Ministero della Sanità per monitorare l'epidemia in ogni regione e i dati dettagliati che giustificherebbero la chiusura delle scuole lucane. In merito a questa decisione, abbiamo letto le posizioni contrastanti anche all’interno della task force. Ci chiediamo, a questo punto, se c’è un vero coordinamento o la confusione parte proprio dall’interno dell’Unità di Crisi.

Auspichiamo che queste decisioni siano basate su dati oggettivi e condivisi e che rientrino in un piano anti-covid con alla base una strategia sistemica. Sono stati troppi finora gli episodi e le gaffe che hanno creato confusione e apprensione tra i cittadini lucani. Innanzitutto stendiamo un velo pietoso sulla vicenda dei tendoni del Qatar, che ormai è diventata un caso di malagestione sotto i riflettori della stampa nazionale.

La settimana scorsa c’è stato il caso del rapporto COVID-19 di AGENAS. Giovedì 12 novembre l’agenzia aveva confermato che 12 regioni erano oltre la soglia critica del 40% per i ricoveri dei pazienti COVID in area non grave. Ed altrettanto allarmante era la situazione delle terapie intensive. In tutto ciò, però, la nostra regione era stata l’unica a non aver trasmesso alcun dato all’agenzia stessa. Ora, al netto di qualche rallentamento nei fine settimana, il passaggio da zona ‘gialla’ a zona ‘arancione’ presuppone che i numeri e i dati siano di fondamentale importanza al fine di sviluppare i famosi 21 indicatori da cui dipende l'attribuzione del livello di allerta delle zone e, quindi, l’adozione di eventuali restrizioni più o meno severe.

A proposito di dati, chiediamo alla Task Force di mettere a disposizione della comunità scientifica dati pubblici, disaggregati ed elaborabili, affinché si possa mappare al meglio il rischio, sviluppando anche statistiche indipendenti.    

Inoltre, siamo ancora in attesa di leggere i dettagli del Programma operativo per la gestione dell'emergenza Covid introdotto dall'art.18 del decreto legge n.18 del 17 marzo 2020 (convertito dalla legge 27/2020), che - stando a recenti notizie di stampa - sembrerebbe essere già stato respinto per ben due volte al mittente dal Ministero dell'Economia e Finanze.

Come portavoce del MoVimento 5 Stelle chiediamo ancora una volta una maggiore trasparenza da parte dell’esecutivo regionale; lo chiediamo anche per tutti i cittadini lucani che, da mesi, vivono un enorme disagio sociale ed economico. In questo momento non sono ammesse superficialità e furbizie per non vanificare il lavoro dei tanti sanitari che giornalmente rischiano di essere contagiati".

Ultima modifica Lunedì, 16 Novembre 2020 13:04

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