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I Carabinieri della Stazione di Bernalda hanno identificato e denunciato un 80enne del posto, già gravato da precedenti di polizia giudiziaria per reati contro il patrimonio, ritenuto responsabile del danneggiamento perpetrato ai danni di una nota casa funeraria.
La scorsa Epifania, infatti, la comunità di Bernalda si risvegliò scossa da un evento che destò non poca preoccupazione: in via Concordia, la casa funeraria sita non lontana dal cimitero, nella notte era stata gravemente danneggiata da ignoti che avevano prima preso a martellate il muro di cinta, danneggiandone l’intera parte sommitale rivestita in marmo, e poi avevano versato, lungo il marciapiede e sul muretto stesso, della vernice di colore grigio.
Le indagini dei militari erano scattate immediatamente, attraverso un meticoloso sopralluogo che aveva permesso di rinvenire, non lontano dal luogo del danneggiamento, il barattolo di vernice non ancora solidificata, avvolto in un sacco per l’immondizia nero e nascosto in un campo, dietro dei rovi.
L’attenzione degli inquirenti è poi stata rivolta alle immagini dell’impianto di videosorveglianza della casa funeraria, dalle quali si poteva vedere un uomo che, giunto nei pressi della struttura a bordo di una bicicletta, danneggiava il muretto con una mazzetta da muratore e versava la vernice a completare l’atto di sfregio, prima di allontanarsi, sempre a bordo della bicicletta, in direzione del centro abitato.
L’analisi attenta dei filmati, dei quali è stato valorizzato ogni utile dettaglio, ed un importante lavoro di acquisizione e analisi degli altri impianti pubblici e privati insistenti in zona, hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire il percorso fatto dall’uomo mentre si allontanava, riuscendo ad individuare il quartiere di residenza. Attività informativa, unita a servizi di osservazione e controllo, hanno infine permesso di stringere il cerchio intorno ad un soggetto che, sottoposto a perquisizione domiciliare su disposizione della Procura di Matera, è stato trovato in possesso sia di una bici perfettamente compatibile con quella utilizzata dall’autore del reato, sia di alcuni indumenti - scarpe e giubbotto - ancora sporchi di vernice, ed inoltre di una mazzetta da muratore uguale a quella visibile nei filmati.
Gli elementi così raccolti hanno portato al deferimento in stato di libertà dell’uomo, che dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di Matera del reato di danneggiamento aggravato, pur nella dovuta precisazione che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.