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E' arrivata l'ufficialità: la Basilicata passa in zona rossa.
Le voci che si rincorrevano nella giornata di oggi sono state confermate. Le nuove restrizioni, le più forti in assoluto, andranno in vigore a partire dal prossimo lunedì 1° marzo 2021. Il ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, sta preparando le nuove ordinanze a seguito degli ultimi dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità.
Era dall’11 gennaio che la nostra regione si trovava in zona gialla, ma il passaggio dell'indice di trasmissione Rt a 1,51, il più alto in assoluto in Italia, anche se con rischio moderato, ha fatto sì che per la Basilicata venisse deciso il doppio salto di categoria.
Resta, invece, in zona gialla la Puglia che ha un Rt pari a 0,95. La Lombardia diventa zona arancione assieme a Piemonte e Marche, mentre la Liguria fa il passaggio inverso, da arancione a giallo.
In zona rossa passa anche il Molise per espressa richiesta del proprio governatore Donato Toma a causa delle difficoltà in cui riversano gli ospedali della piccola regione italiana.
“Anche se al momento la pressione sulle nostre strutture sanitarie rimane entro limiti contenuti, con 7 posti occupati nelle terapie intensive, e sul territorio registriamo meno focolai di infezione, nell’ultimo periodo abbiamo assistito a un aumento significativo dell’indice di contagiosità. È questa la ragione alla base della decisione del Ministero della Salute di portare la Basilicata tra le aree del Paese dove applicare le misure più restrittive” dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Un sacrificio in qualche modo inaspettato, per tanti cittadini e operatori economici lucani, che abbiamo il dovere di onorare per piegare una volta per tutte la curva dei contagi e uscire dall’incubo della pandemia. Lo dobbiamo fare per i nostri cari, per la nostra comunità e per i medici e gli infermieri, a cui va la nostra infinita riconoscenza, impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19” aggiunge il presidente.
“Nelle zone rosse – prosegue Bardi – non è possibile spostarsi nemmeno all’interno del proprio Comune, ma solo per motivi di lavoro, necessità e salute. La didattica a distanza è prevista a partire dalla seconda media e tanti esercizi commerciali, per il tempo richiesto, dovranno purtroppo riorganizzarsi. La mia speranza, condivisa ne sono certo da tutti i lucani, è che questa sia l’ultima grande prova da affrontare tutti insieme prima di vedere finalmente la luce.
Nelle recenti interlocuzioni con i rappresentanti del governo centrale, assieme agli altri presidenti di Regione abbiamo ribadito con forza la necessità di dare piena attuazione al Piano vaccinale, attraverso un adeguato numero di dosi a disposizione dei territori per contrastare l’emergere delle varianti. Accanto ai comportamenti responsabili da parte dei cittadini e alle misure di contenimento, il vaccino – conclude Bardi – rappresenta l’unica vera arma per combattere il nuovo coronavirus”.