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Vasta operazione della polizia di Stato, coordinata dal Servizio centrale operativo, nelle province di Barletta-Andria-Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Reggio Calabria e Trapani, per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale.
Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’area Metapontina (Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda), i militari della Compagnia di Policoro (MT) e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Matera su richiesta della locale Procura della Repubblica - nei confronti di 10 indagati (1 in carcere e 9 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro pluriaggravati (art. 416 comma 1, 2, 3 e 5 c.p. in combinato disposto con l’art. 3 Legge 146/2006 e 603 bis c.p.).
Dalle prime ore del 2 ottobre 2023, a Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda, i Carabinieri della Compagnia di Policoro e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Matera stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Matera su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 10 indagati, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati (artt. 416 comma 1, 2, 3 e 5 c.p. in combinato disposti art. 3 Legge 146/2006 e 603 bis c.p.), nell’ambito dell’operazione denominata “Veritas”.
La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, disposta dal Gip del Tribunale di Matera, nei confronti di un 26enne immigrato di nazionalità nigeriana domiciliato in Matera, per il quale sono stati ipotizzati i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, continuati e aggravati dall’uso di violenza fisica, minaccia, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata, lesioni personali aggravate, commessi ai danni della propria ex convivente, sua connazionale.