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Un pezzo di Pisticci nella cultura artistica milanese. E’ dei giorni scorsi la notizia che 40 Artisti coinvolti da City Art, hanno interpretato le foto degli abitanti della Fondazione Crespi a Gorla, nel progetto “RIVIVI” promosso dal Comune di Milano, presentando la mostra denominata ALBUM di CORTILE inaugurata sabato 11 dicembre in viale Monza.
Tra gli espositori, la gradita presenza del nostro compaesano Angelo Caruso, un artista ormai della metropoli lombarda da diversi decenni, dove si è fatto conoscere attraverso importanti percorsi, iniziative e singolari mostre anche con particolare riferimento alla sua terra di origine, la Basilicata e in particolare Pisticci, la sua città natale che lui ha sempre amato e mai dimenticato.
Il progetto RIVIVI - come ha spiegato lo stesso Angelo Caruso - è parte di REACTION, un programma strategico promosso dalla Amministrazione Comunale di Milano e articolato su tre progetti di tre quartieri milanesi: Gallaratese, Lorenteggio e Gorla. Obiettivo del programma, quello di contribuire alla rigenerazione urbana degli stessi quartieri, valorizzando la funzione e le risorse rappresentate dai cittadini e dalle reti locali che vi operano, realizzando azioni e collegamenti tra i servizi e tra gli attori sociali, formando competenze, promuovendo la cura degli spazi, animando le comunità.
ALBUM DI CORTILE, nasce dalla volontà di dare voce agli abitanti del complesso di case comunali di via Sant’Enrembaldo 2, realizzato nel lontano 1935 dalla Fondazione Crespi Morbio. In particolare l’iniziativa intende valorizzare identità e storia di una comunità e favorire il dialogo col quartiere e altri “mondi”.
L’esposizione sulle cancellate del complesso, riguarda foto tratte da album di famiglia che illustrano momenti di vita e di relazione degli inquilini che vi hanno abitato tra gli anni 50 e 70 e raccoglie in tracce audio i ricordi e le volontà di futuro, di chi ha messo a disposizione le foto.
In stretta relazione con questo, sono istallate le opere di 40 artisti (tra cui, appunto, Angelo Caruso), che hanno rielaborato e interpretato le foto proponendo diversi approcci espressivi e molteplici chiavi di lettura. La rassegna rimarrà aperta al pubblico fino al 10 febbraio 2022.
Michele Selvaggi