Giovedì, 16 Gennaio 2025

Tutelare le persone e in particolare i minori dai possibili reati commessi online, così come il patrimonio di privati e imprese dalle sempre maggiori truffe in rete. Contrastare la criminalità finanziaria e il cyberbullismo e tutelare le istituzioni, proteggendo le infrastrutture informatizzate strategiche del Paese.

Il prezzo dell’energia torna a mettere paura agli italiani nel 2025 luce e gas potrebbero costare alle famiglie quasi 300 € in più a causa dello stop al transito del gas russo attraverso l’Ucraina.

Deposito unico nazionale delle scorie radioattive, il Presidente della Provincia di Matera Francesco Mancini ribadisce: “Siamo fermamente contrari all’allocazione in qualsivoglia sito lucano”

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Vincenzo Devincenzis, già sindaco di Montalbano Jonico inerente la carenza d’acqua negli invasi lucani

Solo 418 MW installati negli ultimi 4 anni.

Bisogna aggiungerne 1680 MW fino al 2030

Bene la semplificazione nei procedimenti autorizzativi deliberata dal Dipartimento Ambiente ma ora serve un’ottima legge regionale sulle Aree Idonee

Legambiente: "Immaginare la Basilicata come un hub delle rinnovabili e non un hub delle fossili è una prospettiva concreta e conveniente, in grado di creare lavoro e benefici, anche a breve termine, per i territori"

L’Italia è in forte ritardo nel realizzare gli impianti a fonti a rinnovabili e nel centrare l’obiettivo 2030 confermato anche dal decreto aree idonee del 21 giugno 2024, ossia nuovi 80 GW. Negli ultimi quattro anni è stato, infatti, realizzato appena il 23,2% dell’obiettivo al 2030. Mancano ancora all’appello 61,4 GW da realizzare nei prossimi 6 anni, pari a 10,2 GW l’anno e serve accelerare: nel 2023 abbiamo, infatti, installato in Italia circa 6 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili, mentre nel 2024 saranno tra i 7 e gli 8 GW. A fare il punto è il report di Legambiente “Regioni e aree idonee. Le fonti rinnovabili nelle Regioni italiane, la sfida verso il raggiungimento degli obiettivi al 2030 attraverso le aree idonee” realizzato dall’associazione ambientista, Kyoto Club e l’Editoriale La Nuova Ecologia, che mette in fila dati e numeri accompagnati da un pacchetto di dodici proposte per la valutazione delle aree idonee.

Tornando ai dati, il Trentino-Alto Adige è la regione che spicca più di tutte con il 60,8% dell’obiettivo raggiunto. Le altre regioni si mantengono al di sotto del 35%.

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