Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Tutta una “serata di gala”, per onorare come si deve, la inaugurazione della nuova sede del Gruppo Folklorico pisticcese “La Pacchianella M.D’Addurno”del Presidente Giuseppe Adduci, in via Cammarelle. L’importante evento, dopo il completamento dell’archivio amministrativo storico del sodalizio, grazie all’opera determinante di Silvio D’Addurno e Salvatore Denina, che - come spiega il massimo responsabile Adduci - “hanno sposato con affetto e totale slancio, la nobile causa di definizione dell’opera”.
Un’altra tappa importante quindi, quella del 16 aprile 2023, che ci riporta al lontanissimo febbraio 1969, la data della sua nascita, punto di partenza di un lunghissimo, affascinante viaggio che ha toccato quasi tutte le parti del globo, per far conoscere il mondo delle antichi tradizioni popolari della nostra terra, legate anche alla presenza e all’impegno di persone che non ci sono più, tra cui Mirella D’Addurno a cui è titolata la sede, il mitico zio Rocco Sisto, Carlo Blancagemma, Gino Fanuzzi e il Prof. Domenico Miolla che recentemente aveva ideato e scritto il bellissimo “nuovo inno de La Pacchianella”. Persone squisite a cui va il fattivo ricordo della loro incessante, laboriosa opera, anche in tempi difficili come quelli di 40 - 50 anni fa.
L’appuntamento è fissato per le ore 17,30 di domenica 16 aprile con il seguente programma che prevede un momento di ricordo sempre vivo con commemorazione del compianto Prof. Mimì Miolla, con la consegna di una targa ricordo alla famiglia dello scomparso. Da parte dei sacerdoti invitati, seguirà la “santa benedizione” della “Casa della Cultura” del glorioso sodalizio. Concluderà la speciale serata, l’intervento dello storico Presidente Adduci che si soffermerà sulla rilevanza dell’importante evento con il ringraziamento a tutti gli invitati presenti. Non mancherà una vivace esibizione del gruppo.
Cogliamo comunque l’occasione, per far conoscere uno stralcio di una speciale composizione che Adduci ha dedicato al suo “amore adorato”, da oltre 50 anni, LA PACCHIANELLA.
Eccola: ……… “Che gioia nell’assaporare il “gusto” degli incancellabili ricordi, navigando nel gioioso passato, “reo” di girandola verticosa di eventi e “La Pacchianella” astro luminoso nel mondo delle Tradizioni Popolari, la “Donzella” furoreggiante, amata, osannata! Storia leggendaria senza tempo. Anni 54, febbraio 69, febbraio 2023! Una corona illuminante per i miei prossimi 84 anni” e proiettarmi ancora nel futuro, tornando sempre al passato con l’ancestrale Cultura Popolare. “Amata creatura, adorata Pacchianella continua a navigare nel mare infinito tra memoria e radici! Continua il Tuo danzare, continua il Tuo cantare, continua ad essere il Menestrello dell’allegria e dei sorrisi! Tu, la magia dell’arte contadina che tramandi al par di “libellule svolazzanti” Il tuo ballo è passione dell’anima, il Tuo canto è poetico che porta a sognare! Mai tradimenti al popolo che Vi segue! Amatelo, siate riconoscenti e continuate indomiti la vostra preziosa opera! Pur minato nel fisico, io, Vostro mentore, amico fedele, sempre innamorato, avrò la forza e la volontà di essere ancora al Vostro fianco, se lo vorrete! Il Gruppo da me sempre amato, è perennemente nei miei pensieri e così sarà sino al termine della mia esistenza, anche se stanco e con afflizioni! Dialogate senza remare, create sempre più reciprocità, cercatevi anche nei momenti bui, siate sinceri tra voi Amici e Amiche e solo jn tal guisa sarete sempre il Grande Gruppo! Concedetemi alate speranze, giammai disperazione e distacco! Il giorno in cui deciderò il mio addio alla incantevole Fanciulla, dedicherò altra triste e commovente Dedica e porterò meco il vissuto radioso di una “convivenza” irripetibile, inebriante che il tempo mai cancellerà.”
L’appassionata, commovente e sempre toccante composizione del Presidente Pinuccio Adduci, termina così: “Continuate ad elargire gioia, spensieratezza, non sottraetevi al dovere di essere mitici ambasciatori della vostra terra e delle ataviche tradizioni popolari”.
Michele Selvaggi