Mercoledì, 20 Novembre 2024

“Mai più primavere silenziose”. Intervista de La Verità a Danilo Selvaggi su ambientalismo e tutela della natura

Sabato, 02 Dicembre 2023

Una lunga intervista a Danilo Selvaggi, a firma dello scrittore Tiziano Fratus, è comparsa domenica scorsa, 26 novembre, sul quotidiano nazionale La Verità, che ci ha cortesemente concesso di pubblicarla quasi integralmente. L’occasione dell’intervista è doppia. In primo luogo, il libro scritto da Selvaggi lo scorso anno sulla biologa americana Rachel Carson, con cui Selvaggi ha vinto il Premio Green Book per la saggistica ed è entrato nella terna finalista del prestigioso Premio Campiello, Sezione Natura. In secondo luogo, l’attualità delle politiche ambientali europee, con vari provvedimenti di primo piano per la protezione della natura su cui Selvaggi, direttore generale della Lipu e da molti anni impegnato nelle politiche ambientali, sta lavorando. A seguire, e ringraziando ancora il quotidiano La Verità e Tiziano Fratus, un ampio stralcio dell’intervista

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Danilo Selvaggi, nato a Matera nel 1968, si laurea in filosofia e approfondisce i rapporti tra ecologia, cultura e politiche ambientali. Direttore generale della Lipu, è anche responsabile della Scuola di Formazione Danilo Mainardi, membro del Comitato nazionale per il Capitale Naturale nonché consigliere della Fondazione Caetani che gestisce, tra l’altro, il Giardino di Ninfa. In occasione dei sessant’anni dall’uscita di Primavera silenziosa di Rachel Carson, testo epocale che nel 1962 lanciò l’allarme sulla scomparsa degli uccelli a causa dell’utilizzo sconsiderato della chimica in agricoltura, ha scritto il saggio Rachel dei pettirossi. Primavera silenziosa, Rachel Carson e un nuovo inizio per la cultura ecologica, edito da Pandion, vincitore del Green Book 2023 e finalista al Premio Campiello Natura 2023.

Ancora questi ambientalisti catastrofisti! Quante volte se lo sarà sentito dire! Recenti studi ci hanno informato che al mondo, dal 1970 ad oggi, una percentuale variabile tra il 50% e i due terzi della fauna selvatica è letteralmente scomparsa.

I dati dell’Ipbes, la Piattaforma intergovernativa per la biodiversità, dicono che un milione di specie su otto è a rischio di estinzione e che circa il 70% degli habitat naturali è stato modificato dall’azione umana. Sono dati spaventosi e anche solo il capire cosa fare è da mal di testa. Il vero problema è però l’analisi delle cause. Questo ci porta a confrontarci con l’intero sistema di infrastrutture, materiali e immateriali, che compone il nostro mondo. Gli impatti di questo sistema sono eccessivi e tra le conseguenze c’è anche quella che dicevamo: perdita di biodiversità e squilibri ambientali. Per fortuna, in questi decenni, anche grazie all’opera di Rachel Carson, abbiamo potuto godere di una normativa che, pur spesso disapplicata, ha fatto da argine.

Ecco Rachel Carson. Quale è stato l’impatto di Primavera silenziosa quando uscì e quale impatto ha continuato ad avere?

Il libro, con la sua denuncia dell’uso abnorme di chimica in agricoltura e dei danni agli uccelli e all’ambiente, ebbe un impatto devastante. Uscì il 27 settembre 1962 e fu un terremoto, ma gli stralci pubblicati nel giugno dello stesso anno, sul New Yorker, avevano già destato timori e reazioni nell’industria chimica e in parte di stampa e politica. La biologa subì accuse infamanti ma vide anche il grande sostegno dell’opinione pubblica, della maggior parte dei media e del Presidente degli Stati Uniti in persona, John F. Kennedy, che istituì una commissione di inchiesta, con tanto di dossier finale e raccomandazioni. Gli eventi che da quel momento avvennero, con decine di leggi e la diffusione di una nuova cultura ambientale, hanno davvero cambiato il mondo. E continuano a cambiarlo, perché alcune novità introdotte da Rachel Carson nel discorso ambientalista, la comunicazione, l’importanza della narrativa, la citizen science, sono diventate punti fermi della cultura ecologica.

Oggi la situazione è quella a cui assistiamo ogni giorno: quali sono le difficoltà nella tutela dell’avifauna? Tra mezzo secolo ci saranno ancora uccelli selvatici?

Più che rispondere alla domanda dovremmo assumere un impegno: devono esserci. Il solo dubbio che possa non accadere, che si possa assistere a cieli vuoti e campagne silenziose è qualcosa che ripugna il senso comune prima ancora che il ragionamento. Il volo degli uccelli ci accompagna dall’alba dei tempi, il canto degli uccelli ci delizia e incanta. Gli uccelli sono una meraviglia della Terra e un indicatore dello stato di salute di ambienti e pratiche umane. Gli studi della Lipu in campo agricolo dicono che dal 2000 ad oggi abbiamo perso quasi la metà degli uccelli delle campagne, rondini, allodole, calandri, e questo dipende dal fatto che abbiamo trasformato la terra in industrie a cielo aperto. Agricoltura intensiva, monocolture, stress del terreno, sostanze chimiche, nemmeno un fiore o uno specchio d’acqua. C’è qualcosa che non va, per la natura e per noi. La transizione ecologica è un processo complicato, che richiede tempo e attenzione, ma una cosa è certa: è indispensabile. Possiamo costruire un mondo in cui il benessere sia più autentico, più sano.

Una domanda biografica: quando decise di occuparsi di tutela ambientale, e quando iniziò a percepire questa sua particolare attenzione?

La prima svolta fu negli anni dell’Università. Studiavo filosofia a Roma e scoprii l’attivismo ambientalista (eravamo appena dopo la catastrofe di Chernobyl) e, al tempo stesso, l’esistenza di una letteratura filosofica sui temi dell’ambiente e della natura. Capii che in gioco non c’erano solo i rischi per l’umanità e la scienza ma anche i valori, i significati profondi dell’esistenza. La seconda svolta fu l’incontro con la Lipu: per l’associazione curai un progetto con i pazienti del Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio di Roma. Per un anno intero vissi letteralmente lì, tutti i giorni, con loro, nel magnifico giardino del manicomio, a piantare alberi, montare mangiatoie, parlare di gioia e dolore. La mia vita cambiò, in molti sensi. Mai smetterò di dire grazie ai matti e agli uccelli di quel giardino.

nella foto di Lorenzo Magnolfi, da Archivio Lipu, un esemplare di saltimpalo e Danilo Selvaggi direttore generale Lipu

Ultima modifica Sabato, 02 Dicembre 2023 19:23

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