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Il ciclista che vinceva con un solo pedale. Dominatore assoluto in Basilicata e Puglia. Alla corte di Gino Bartali. In un libro Giuseppe Coniglio e Lucia Gesualdi ne raccontano vita e vittorie
Rocco D’Addurno è il corridore che più di tutti ha onorato Pisticci e la Basilicata tra la fine degli anni ‘40 e gli anni ‘50.
Vincitore e dominatore assoluto delle più importanti gare e classiche, tra cui i Giri di Puglia e Basilicata, i campionati regionali allievi e juniores, i Giri di Matera Due Sassi, gli impegnativi Circuiti di Potenza e Tito e altre kermesse in Calabria e Abbruzzo.
Le sue eroiche gesta furono raccontate dai più importanti giornali che ne fecero quasi una leggenda. Tutti sapevano ormai che vinse la sua prima corsa a Scanzano a soli 13 anni e che fu modificata la data del suo cartellino per gareggiare. Si impose su concorrenti più grandi di lui sottraendo al padre la bici di lavoro. Un anno dopo uno zio gli donò una vera bici da corsa vendendo il suo maiale.
Ma D’Addurno era conosciuto anche come il ciclista che vinse gare con un solo pedale, con un sedile rotto e dopo tre forature.
Quando ancora a Pisticci non era stata ancora costituito il “Gruppo Sportivo Cisterna” correva da indipendente partendo in bici all’alba per raggiungere la destinazione e ripartire la sera stessa. Tra l’altro vinse anche alcune gare di ciclocross. Divorava letteralmente i tornanti di Pisticci e della via Appia di Grassano dove faceva la selezione. Era anche famoso per la cura maniacale che aveva per la sua bici sempre tirata a lucido. Gino Bartali che lo voleva al Giro d’Italia gli mise a disposizione il suo massaggiatore e alcune sue magliette rosse. Ma un incidente, da cui non si riprese più, nonostante le continue cure, troncò del tutto una sicura carriera.
A lui Giuseppe Coniglio e Lucia Gesualdi hanno dedicato il libro “Rocco D’Addurno. L’uomo, lo sportivo, l’emigrante”. Anche in Canada, dove si era trasferito, ha saputo trasmettere alle nuove generazioni i valori della famiglia, lavoro e sana competizione sportiva. Ed oggi alla veneranda età di 91 anni ha ancora molto da insegnare. Rocco è oggi fra i più longevi emigranti di prima generazione. Anche questa estate la trascorre nel suo paese, come avviene da oltre 50 anni continui, per rivedere parenti e amici e respirare aria natìa.
La Presentazione del libro avverrà il13 agosto alle ore 20,00 in piazza Umberto I° a Pisticci