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Il Santo di Montpellier, nostro Patrono, protettore nostro e dei malati, ha fatto tappa in processione davanti all’ospedale. E’ l'unico al quale votarci per ottenere ciò che ci spetta. L'ospedale di Tinchi continua ad essere un presidio ospedaliero fantasma abbandonato dalla politica e dalle istituzioni.
E’ evidente che la Regione e l’ASM stanno lavorando per la sanità privata.
Lo dimostra il fatto che l'ospedale di Tinchi non è rientrato nel piano strategico (“Linee di indirizzo organizzative per il potenziamento della rete ospedaliera per emergenza COVID-19") presentato dalla Regione Basilicata al Ministero della Salute.
E’ grave che la Regione non ha ritenuto opportuno tenere presente, nel piano organizzativo chiesto dal Ministero, l'unica struttura antisismica della regione, da poco rimodernata, costata tantissime risorse pubbliche. Non ha ritenuto di contrastare il particolare momento di necessità sanitaria in linea sia con il D.L n.34 del 19/05/2020 sia con la circolare ministeriale n. 11254 del 29/05/2020. Questa “dimenticanza” è stata evidenziata anche dal Ministero della Salute, interpellato dall'avv. pisticcese Leonardo Galeazzo. È inaccettabile che Tinchi non rientri tra i presidi di prima assistenza.
Il Comitato Difesa dell'Ospedale, con il suo nuovo direttivo, scevro da partiti e personalismi, vuole con forza rimettere la questione di Tinchi, vitale per il territorio, al centro dell'agenda politica.
Un altro palese esempio è il trasferimento, presso la struttura di Tinchi, di un macchinario per esami tossicologici atto a prestare un servizio importantissimo per l'ospedale e per la collettività. Il macchinario è stato collocato in un'ala adiacente al laboratorio di analisi, predisposta ad hoc con inevitabili investimenti per realizzare un nuovissimo impianto di telecamere per la sorveglianza. Ci chiediamo tutti cosa intende fare l’ASM con il nuovo servizio che avrebbe dovuto partire in seguito alla restituzione, da parte della regione Puglia, del macchinario che necessita di personale. Non è ancora in funzione nonostante sia lì da diversi mesi. Addirittura senza che i responsabili, nonché gli addetti ai lavori, ne fossero a conoscenza!
E’ una vergogna.
La questione è ormai di dominio pubblico tanto che è stata oggetto dell'interessamento di “Striscia La Notizia” grazie all'enorme impegno profuso dall’avvocato Leonardo Galeazzo, che ringraziamo a nome della comunità.
Il laboratorio di analisi, dove fino a qualche anno fa lavoravano numerosi tecnici, ora ha un organico di solo 3 persone con un laureato a pochi mesi dal pensionamento (Novembre 2021). A tutt’oggi non pare ci sia da parte dell’ASM la volontà di rimpiazzarlo. Quindi sembra esserci la volontà di chiudere il Laboratorio. In tal modo si consegna la Diagnostica di Laboratorio definitivamente ai privati. Ci batteremo con tutte le nostre forze per impedirlo.
E’ emblematico che i cittadini della provincia di Matera, per sapere se il loro titolo anticorpale anti Sars Cov2 è idoneo deve necessariamente rivolgersi al privato pagando 33 Euro in quanto le strutture pubbliche (Ospedale di Matera, di Policoro, di Tinchi), pur avendo le apparecchiature idonee NON ESEGUONO questo esame. Di contro ai cittadini del potentino questo servizio viene garantito dalla struttura pubblica con accesso senza impegnativa al costo di soli 10,80 euro. Nel materano siamo cittadini di serie B.
Inoltre il Laoratorio di Tinchi non ha mai utilizzato il servizio di prenotazioni per l’accesso agli esami, anche di sabato, garantendo le prestazioni a quanti, durante la settimana non potevano per motivi di lavoro.
E’ una vergogna! Il Comitato si batterà come sempre per la sanità pubblica, contro gli scandalosi sprechi di risorse. Ci saranno azioni consequenziali per evitare la chiusura del Laboratorio di analisi e per il potenziamento del nosocomio! Non c’è più tempo da perdere.
Il Comitato è tornato al fianco dei cittadini e chiede pubblicamente l'aiuto di tutti per il futuro dei nostri
Il Direttivo del Comitato Difesa dell’Ospedale di Tinchi