Incrociando i dati del comune di Pisticci con quelli del resto del Paese il quadro è ,ancora una volta, in linea con il trend nazionale. Nonostante le aspettative, la mancata possibilità di dare luce sul territorio ad una sinistra unitaria, progressista , proiettata verso il futuro sulla linea di città simbolo come Bologna o Napoli , non ha permesso particolari colpi di scena. 

Le previsioni sono state rispettate con una corsa a due Albano - Di Trani. Una cosa, però ,vorrei sottolinearla. È  inevitabile rilevare lo sconfortante dato relativo all'astensionismo. Il comitato del non voto è da anni una realtà, sicuramente legittimata dai  numeri, ma a cosa serve?  Anni di astensioni hanno fatto salire le percentuali dei non votanti anche oltre il 50%, soprattutto nelle elezioni amministrative dell'ultimo decennio, con quali risultati? La platea politica non si è minimamente preoccupata di intercettare i tanti  cittadini che, delusi da una politica lontana dalle esigenze concrete, territoriali,  chiedono attenzione non votando. Non sembra che funzioni. Niente mi rappresenta quindi non voto, non esprimo preferenze. Siamo sicuri che serva a stimolare l'analisi consequenziale? O così facendo  si impoverisce il concetto stesso di democrazia?
Sicuramente meglio scegliere, con cognizione di causa magari, ma almeno scegliere. Spesso sbagliando. D'altronde è sbagliando che si impara non glissando! La stessa valutazione delle condizioni che ci portano a decidere, vale più della mancata attenzione, o no?

È alle porte una inevitabile  rivoluzione culturale ancor prima  che industriale che ci dovrà vedere tutti più partecipi. Cominciamo dal diritto di voto , il diritto che assicura ad un individuo la possibilità di manifestare la propria volontà, senza la possibilità di esprimere la nostra volontà chi siamo? E, soprattutto, se possiamo farlo e non lo facciamo, che cosa siamo?

Leonardo Galeazzo