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“Per intervenire sul risparmio energetico, è necessario capire come vengono utilizzati i kwh all’interno di ogni singola abitazione e quali sono le fonti di dispersione energetica, è necessario analizzare singolarmente nel dettaglio i valori che concorrono alla determinazione dell’indice globale dell’immobile”.
Lo ha ribadito il presidente del gruppo “Cascina costruzioni”, intervenendo a Roma, ad un convegno alla Camera dei deputati sul tema del contenimento dei costi energetici, dell’efficientamento dei fabbricati, e dell’impatto degli interventi finanziati con il super bonus 110% . “Attualmente la maggior parte degli edifici esistenti, hanno una energia primaria globale da fonte non rinnovabile (Epglnren) molto alta, dovuta al fatto che negli anni in cui si sono realizzati gli edifici, non esisteva la concezione del “risparmio energetico”, sia da un punto di vista di energia elettrica e sia da un punto di vista di emissioni di CO2 in ambiente.
Valutando il lavoro svolto fin ora, grazie all’ausilio del Superbonus (che ha permesso di intervenire in maniera forte su immobili debolmente efficienti) – ha aggiunto Latronico - si è visto un netto miglioramento da tutti i punti di vista. Infatti, il risultato è stato di aver portato gli edifici da classi energetiche molto basse, ad alte classi energetiche, arrivando alla più alta, ossia la classe A. Questo è stato possibile grazie alla coibentazione dell’edificio, la sostituzione degli infissi con modelli termicamente performanti, sostituzione di vecchi generatori con sistemi altamente efficienti come il sistema ibrido, installazione di impianti fotovoltaici. Tutto ciò ha permesso la riduzione di consumo di energia elettrica e l’emissione di CO2 in ambiente. Per quanto concerne il risparmio dovuto al consumo di combustibile, dopo aver eseguito i lavori di efficientamento energetico, raggiungiamo una percentuale di risparmio annuo di circa il 45% di energia elettrica e di circa il 60% di gas metano, oltre ad una notevole riduzione di emissioni inquinanti in ambiente di CO2 di circa il 70%”.
Per Latronico “in questo momento particolare del Paese, in cui gli aumenti dei combustibili sono arrivati a raggiungere importi importanti, e che pesano notevolmente sulla gestione economica delle famiglie, è importante portare avanti questa possibilità di miglioramento energetico, per una riduzione dei consumi”.