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Prosegue la 'querelle' sulla carente disponibilità dei vaccini antinfluenzali da somministrare nel materano. A seguito degli interventi di alcuni esponenti di "Fratelli d'Italia" e di "Forza Italia", la FIMMG precisa che "si è inteso richiamare l’attenzione su fatti documentati, avendo a cuore la salute dei cittadini. Respingiamo perciò con fermezza ogni tentativo di trascinare strumentalmente il sindacato più rappresentativo dei medici di famiglia nel campo dello scontro politico e delle polemiche ad esso legate, esercizi incapaci di trovare le soluzioni ai problemi che vengono posti".
Di seguito pubblichiamo una nuova nota a firma del Dott. Michele Campanaro, segretario della FIMMG Matera.
Siccome capita che tu indichi la luna ed i miopi guardano il dito, vorremmo precisare le ragioni del nostro intervento e rimettere al centro i fatti che abbiamo invitato a guardare:
Con note a firma del dott. Bitetti già l’11 e il 17 novembre la FIMMG Matera, insieme alla SIMG, segnalava la carenza dei vaccini anti influenzali (meno del 30% del fabbisogno) e la difficoltà dei Medici di Medicina Generale di dare risposte certe ai propri iscritti che tempestavano di telefonate i sanitari. Il dott. Bitetti concludeva così: "Sappiamo che quest’anno i problemi di approvvigionamento sono stati comuni a molte regioni ma per non diventare vittime della rabbia collettiva chiediamo almeno che quando i conti non tornano dall’inizio si dica la verità piuttosto che giocare con i numeri."
Non avendo ricevuto risposta dai funzionari regionali ed aziendali, abbiamo pazientato per tutto il mese di novembre, continuando a tranquillizzare i pazienti con tutte le rassicurazioni possibili.
Il 3 dicembre apprendevamo, mentre perdurava il silenzio dirigenziale e solo grazie ad alcune indiscrezioni, che la restante fornitura dei vaccini avrebbe soddisfatto a mala pena un quarto dei pazienti aventi diritto.
A tal punto, preoccupati tanto della salute dei nostri pazienti quanto della nostra incolumità, abbiamo provocatoriamente dichiarato che "La FIMMG ritiene inaccettabile che i medici di famiglia debbano decidere chi vaccinare e chi non vaccinare dopo aver subito, a causa degli annunci prima e dei silenzi dopo della Regione, ogni tipo di insulto e di accusa per la situazione che si è venuta a creare...... Annunciamo pertanto che non ritireremo le esigue dosi di vaccino (quando e se dovessero arrivare) che ci sono state riservate, invitando i nostri pazienti a recarsi presso i Distretti della ASM per effettuare le vaccinazioni residue".
A questa nostra provocazione è seguito ancora un provocatorio silenzio.
Infine il 10 dicembre con una nota dal titolo “La mezza verità dell'Assessore" davamo conferma del fatto che i vaccini erano sì arrivati ma in misura ancor più ridotta rispetto all’atteso, solo 1900 vaccini per giunta dirottati verso un solo Distretto provinciale.
Speravamo a questo punto di ricevere finalmente risposte, senza alcun intento polemico, circa la reale disponibilità dei vaccini e le ragioni della ritardata fornitura. Chiedevamo solo dei chiarimenti per non essere additati dai nostri pazienti come i responsabili delle mancate vaccinazioni.
A questa richiesta replicavano, stravolgendone il senso e guardando il dito e non la luna, il commissario regionale di Fratelli d’Italia, l’onorevole Salvatore Caiata e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Dottor Giovanni Vizziello, che ci accusavano di aver sollevato un attacco politico ed una "polemica" campanilistica tra Matera e Policoro, cosa assolutamente non vera. Auspicando “che i medici di base [sic] procedano al più presto al ritiro delle dosi vaccinali disponibili [ma quali e quante se non sono pervenute?] e alle vaccinazioni antinfluenzali nei confronti dei più bisognosi [quindi tocca scegliere ai medici di famiglia chi vaccinare?] Caiata e Vizziello concludevano che “nell'attuale contesto emergenziale anche la somministrazione di una sola dose di vaccino antinfluenzale può migliorare le condizioni di salute dei nostri cittadini, ridando fiducia alla nostra comunità, troppo spesso disorientata e smarrita”.
Ricordiamo al collega Vizziello che senza almeno il 75% di copertura vaccinale nella popolazione anziana non si ottiene quella immunità di comunità necessaria alla tutela della salute collettiva.
Invitiamo perciò tutti a rimanere ai fatti mettendo da parte annunci e proclami perché parlando di questi si corre un rischio inevitabile: prima o poi gli annunci, a differenza dei fatti, finiranno per essere clamorosamente smentiti.