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Il 13 giugno l’ARLAB pubblicava la delibera n 362 di ritiro delle delibere di affidamento e coprogettazione del sistema dei servizi sociali alla cooperativa che era risultata aggiudicataria del bando per l’accreditamento nell’ambito del progetto dii fuoriuscita dalla platea, relativo ai servizi sociali da assicurare ai nuclei familiari degli appartenenti alla stessa, giustificato dalla mancanza del tempo necessario per svolgere correttamente l’azione amministrativa.
La USB ha già denunciato il ritardo con cui tale parte del progetto di fuoriuscita dalla platea previsto sia per gli ex TIS che per gli RMI veniva avviato, quasi alla fine del periodo di proroga autorizzato e che dal nostro punto di vista rappresentava un regalo alle cooperative del terzo settore interessate all’affidamento e alla coprogettazione degli interventi a favore dei nuclei familiari dei “partecipanti al progetto” oltre e soprattutto per essere un vero esempio di discriminazione sociale. Essere in una platea che richiede azioni positive per assicurare un reddito e avviare ad un lavoro non significa coinvolgere la propria famiglia in azioni di supposta integrazione sociale tramite servizi da richiedersi tra quelli individuati da altri e da dover richiedere nell’ambito delle strutture accreditate.
Si amplino e ottimizzino i servizi sanitari e sociali pubblici rivolti alla collettività piuttosto che agevolare surrettiziamente una platea alla quale si propongono future azioni di intervento sociale ancora da definirsi, mentre se ne progetta lo svuotamento senza offrire non solo un progetto di stabilizzazione e di occupazione sicura, come richiesto dai lavoratori, ma neanche, al momento, la continuità di percezione del sussidio.
La scrivente O.S. ritiene che gli stessi principi richiamati nella delibera ARLAB n. 362 del 13 giugno giustifichino anche il ritiro delle delibere di affidamento dei suddetti servizi relativi agli ex TIS, considerato che i tempi di coprogettazione per l’individuazione dei bisogni, l’avvio e eventualmente la fornitura degli stessi non potranno attuarsi entro ottobre, data prevista dalla delibera regionale 388 del 22 giugno 2022.
Nel ribadire comunque la nostra contrarietà al progetto, richiamiamo il ricorrere anche in questo caso degli estremi della salvaguardia del pubblico interesse che giustifichi il ritiro delle delibere di affidamento del servizio relativo agli ex TIS per evitare lo spreco di denaro pubblico in un progetto che non potrà essere portato a buon fine.
In mancanza del ritiro delle delibere dirigenziali Arlab n.214 del 12/4/2023 e n.288 del 10. 5.2023 e di ogni eventuale atto collegato ci vedremo costretti a interessare gli enti competenti.
Così con una nota stampa USB Basilicata