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Musica, arte, promozione del territorio, cultura. A Ferrandina, il Majatica jazz festival torna, dal 10 al 13 agosto, con quattro giornate dense di incontri, concerti e performance artistiche.
Il festival, che porta il nome dell’ulivo simbolo di Ferrandina, in occasione della sua settima edizione, conferma e rafforza la mission di avvicinare alla musica (non solo) jazz quanti sono pronti a lasciarsi incuriosire dal rapporto tra musica, arte, paesaggi. Il simbolo del Majatica Jazz Festival 2023, come spiegano i direttori artistici Fabio Vito Lacertosa e Raffaele Pecora, è allo stesso tempo una rosa dei venti e il perimetro di una fortificazione. “Rappresenta un sogno, un quadrato i cui lati esterni custodiscono qualcosa di prezioso. Un giro intorno ad un punto, una pianta da cui tutto irradia. Quattro concerti che traggono linfa dal jazz senza essere propriamente jazz. Quattro porte che introducono frammenti di linguaggio afroamericano in un tentato equilibrio tra cambiamento e conservazione. Sentirsi parte del tutto e allo stesso tempo coltivare la propria origine. Abbiamo cercato tutti i lati e mai il centro per domandarci cos’è davvero il centro del jazz, per scoprire con ogni probabilità che, per definizione un centro questa musica non ce l’ha”.
A rafforzare il connubio tra cultura e rispetto dell’ambiente e dei luoghi, la presentazione del volume di Raffaele Pentasuglia “Taccuino di viaggio fra i parchi lucani”, in programma giovedì 10 agosto, alle 19.30, nella scalinata di salita Marconi. L’incontro, realizzato in collaborazione con l’Apt, sarà impreziosito dalle musiche di Federico Ferrandina. Interverranno, inoltre, il direttore generale Antonio Nicoletti e l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico. Poi sarà finalmente musica con Rocco Papaleo che, alle 21.30, al Cineteatro Bellocchio (ingresso 5 euro) presenta in quartet “Divertissement”, “un diario che raccoglie pensieri di giorni differenti da sfogliare a caso. Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali mi appaiono nel rileggerle ora”.
Si prosegue l’11 agosto, alle ore 21,30 al Chiostro di Santa Chiara con “Lycos feat. Achille Succi”, special guest Vitantonio Gasparro: un quartetto di musicisti “locali” già presenti in varie edizioni del festival e il concerto di matrice più propriamente jazzistica della rassegna. Il gruppo ospita Achille Succi, un vero e proprio punto fermo del jazz italiano.
Sabato 12 agosto, alle 21.30, si torna in piazza Plebiscito, con The Trumpet Show, orchestra capitanata da Andrea Tofanelli star mondiale della tromba. Grazie allo stile del trombonista Massimo Morganti ea gli arrangiamenti vulcanici di Michele Samory, le sigle brass-oriented dei telefilm degli anni ’70, ’80, ’90 propone un suono molto funk e a volte decisamente fusion.
Si chiude domenica 13 agosto, alle ore 21.30, sempre in Piazza Plebiscito, con l’evento clou del Majatica jazz festival 2023: Toquinho e Camilla Faustino in un concerto da non perdere. Un omaggio alla musica brasiliana e un tributo a tutti quei grandi amici con cui Toquinho ha condiviso tanta musica e tanta poesia. La “saudade” di Tom Jobim e del suo grande amico e collaboratore Vinicius de Moraes, di Baden Powell, Carlos Lyra, Chico Buarque, Menescal e tanti altri, si trasforma sul palco in uno spettacolo di grande fascino.
Un autentico gioiello, incastonato, nel programma musicale del MJF, è la mostra fotografica, visitabile sabato e domenica dalle 19 alle 24, “Tramonte ‘900. Ritratti, luoghi e vita contadina”: una raccolta di vita, sogni e lavoro di una civiltà che sta letteralmente evaporando, allestita da Giuseppe Stano con il sound design di Enzo Di Stefano nella splendida cornice della Chiesa di Santa Chiara.