Giovedì, 26 Dicembre 2024

La criminalità lucana tratta con la "ndrangheta calabrese"

Mercoledì, 19 Giugno 2024

In Parlamento, la relazione della DIA sui primi sei mesi di attività nel 2023. In Basilicata, due macroaree criminali: l'entroterra potentino e la fascia jonica

È stata soprattutto la ‘Ndrangheta calabrese a dare una sorta di “patente criminale” alla malavita dell’entroterra potentino, prima soggetta all'influenza della Camorra campana.

È quanto emerge dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia al Parlamento che l'attività svolta nei primi sei mesi del 2023.

La Dia è stata istituita in Basilicata il 7 Marzo del 2022, alla presenza dell'allora Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. 
Due le macroaree criminali in cui è divisa la nostra regione: l'entroterra potentino, caratterizzato da realtà urbane meno sviluppate demograficamente ed economicamente, e l'area costiera materana, al confine con Puglia e Calabria, a forte vocazione agricola e turistica. Realtà e fenomeni sostanzialmente diversi nelle due province.
Quella al confine con la Puglia ha subito nel tempo l'influenza dei gruppi tarantini che, lungo la fascia ionica, hanno costituito un asse criminale con gruppi autoctoni
e i clan calabresi con interessi prevalenti nel traffico di stupefacenti (con la partecipazione di sodalizi albanesi), nelle estorsioni e nel riciclaggio, soprattutto nelle attività commerciali del settore turistico-alberghiero.

fonte Ansa

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