Domenica, 24 Novembre 2024

Operazione “Il Re Mida dei rifiuti”: maxi sequestro della Guardia di Finanza ai danni di un noto imprenditore

Giovedì, 11 Febbraio 2021

E’ stata condotta, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Matera che ha agito d’intesa con la Procura della Repubblica di Potenza, una complessa e articolata attività di indagine da parte del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Matera, finalizzata all’individuazione delle reali condizioni patrimoniali di un noto imprenditore nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti originario di Altamura (M.C.) risultate notevolmente sproporzionate rispetto alle fonti reddituali ufficialmente dichiarate al Fisco.

In particolare l’imprenditore in questione, per evitare potenziali controlli e altresì “cautelare” la propria ricchezza, ha nel tempo posto in essere condotte di “trasferimento” del proprio patrimonio personale a beneficio dei familiari e della ex moglie, pur risultando di fatto l’effettivo “dominus” di tutto.

In particolare oltre a “svendere” a prezzi del tutto incongrui la totalità delle quote sociali della società cassaforte di famiglia alla convivente, al figlio e alla ex moglie per la modica cifra di 151.000 euro rispetto al patrimonio netto della stessa  società ammontante ad oltre 3.600.000 euro, il soggetto destinatario delle misure ablative confezionava una ardita procedura divorzile riconoscendo al coniuge separato da 17 anni la rilevante cifra di 5 milioni di euro  a titolo di assegno di mantenimento, arretrati e assegno divorzile ancor prima della presentazione del ricorso congiunto per il divorzio avvenuto l’anno successivo.

E per completare la trama, l’ex coniuge provvedeva sempre nel medesimo anno a riversare la predetta somma proprio nella società di cui aveva acquistato le quote a valore irrisorio (acquisto delle quote avvenuto due mesi prima dell’accredito dei 5 milioni).

Il collegio giudicante, sulla base della puntuale analisi condotta dal Nucleo PEF su un ampio arco di tempo, ha ritenuto il soggetto destinatario del provvedimento “persona socialmente pericolosa in quanto ha adottato uno stile di vita connotato dalla plurima, seriale violazione di precetti penali, come attestato dalle numerosissime contestazioni che gli sono state mosse …… documentando perciò un atteggiamento di abituale opposizione ai precetti penali …. in un autentico continuum criminogeno “.

Il Tribunale di Potenza, con proprio decreto, ha pertanto statuito il sequestro e la confisca di n. 6 aziende di cui 4 società e dei connessi 12 punti vendita, 21 immobili, 9 tra auto e moto di grossa cilindrata per un valore stimato di circa 10 milioni di euro nei confronti dei 4 soggetti coinvolti, che non trovano giustificazione nei redditi ufficialmente dichiarati.

Post Gallery

La Pol CS Pisticci sconfitta sul campo del Maschito

Forti emozioni per la prima vittoria della Nuova Futsal Pisticci

Al Futsal Senise non basta un super primo tempo

Coinvolgenti le giornate FAI per le scuole dell’IIS “Pisticci-Montalbano”

Al via la mostra ‘L’Italia dei Brevetti’: il progetto Lastwatt ideato da Marco Colucci fra le invenzioni di successo

"Teatro Festival Ferrandina- A Mimì" presentata la stagione 2024/25: 13 spettacoli, grandi attori e un'attenzione speciale per i più giovani

Elettra Marconia: allo stadio Michetti flash mob per dire “no al femminicidio”

Chef Emanuele Ricchiuti a Bologna per la “28esima festa degli auguri”

Al Ce.C.A.M. “Paso Doble” dialogo sul femminicidio e non solo