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E’ importante non abbassare la guardia contro la discarica nazionale dei rifiuti radioattivi. Ricordiamo che anche in Basilicata ci sono le aree potenzialmente idonee che potrebbero essere interessate dalla costruzione del deposito.
Dai giorni di Scanzano del novembre 2003, i volontari dell’Associazione Antinucleare ScanZiamo le Scorie continuano a tenere l’attenzione sull’argomento, consapevoli che il pericolo è sempre stato dietro l’angolo.
In questa fase consultiva gestita dalla Sogin - spiega l’associazione - abbiamo presentato valide motivazioni tecniche e scientifiche con le quali si dimostra che il territorio della Basilicata e della Puglia non è idoneo ad ospitare rifiuti radioattivi che attualmente sono presenti per l’80% in siti già nuclearizzati del nord. Sarebbe la morte sociale ed economica delle nostre economie locali agricole e turistiche.
Per evitare questa sciagurata ipotesi- dichiara Pasquale Stigliani, portavoce di ScanZiamo le Scorie- è importante che tutte le rappresentanze Istituzionali, produttive, ambientali e sindacali facciano sentire la loro contrarietà in ogni sede possibile ad iniziare dal seminario che la Sogin svolgerà il 26 ottobre, chiedendo di escludere le “aree potenzialmente idonee” della Basilicata e della Puglia dalla “carta delle aree idonee”.