Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Oltre 6mila imprese, circa 25mila occupati diretti e altrettanti nell’indotto, fatturato in netta crescita che supera i 2 miliardi di euro. A questo vanno aggiunti cimiteri in stato di abbandono; carenza di loculi; pratiche per i servizi funerari e cimiteriali ancora cartacee e la burocrazia molto lenta, con le autorizzazioni per le cremazioni che richiedono molti giorni: è questa la fotografia del comparto funerario italiano che, dopo l’emergenza per la pandemia, si interroga ora sulla situazione attuale e sulle prospettive per il futuro.
Dopo il recente ottavo Congresso nazionale di Federcofit (Federazione del Comparto Funerario Italiano), che dal 1999 affianca le imprese di questo settore per promuoverne la crescita economica e la professionalità, una nuova iniziativa è in programma a Potenza per lunedì 29 novembre prossimo. Un incontro specifico (sala congressi Park Hotel Potenza, ore 17) su opportunità e criticità alla luce delle normative nazionali e regionali.
Ad anticipare i temi e gli obiettivi dell’incontro è Vittoria Franchino, presidente Federcofit Basilicata (40 imprese lucane associate), componente di Donne Imprese Confartigianato, titolare centro servizi funebri Gulfo, e Presidente del Collegio dei Garanti della Federazione.
“Intendiamo affrontare i principali problemi del settore funerario e cimiteriale a livello nazionale e regionale – sottolinea - proponendo a Regioni e a tutte le Amministrazioni locali un tavolo permanente di confronto per riorganizzare e migliorare questo delicato servizio che siamo chiamati a svolgere per la collettività in un momento di sofferenza e di fragilità delle famiglie dolenti”.
Tra le priorità indicate c’è l’urgenza di rendere maggiormente efficienti e rapidi tutti i procedimenti burocratici dei servizi funerari, ricorrendo quanto prima alla loro digitalizzazione. Dovranno poi essere applicati tutti i criteri previsti dalle leggi in vigore e colmate, laddove necessario, le eventuali lacune normative. Altro tema sono le cremazioni: le attuali strutture sono vecchie e numericamente insufficienti ed è necessario che i comuni si coordinino con le autorità regionali per anticipare le future esigenze. Un’altra questione importante è relativa alla formazione del personale, dove è necessario sollecitare regolamenti che garantiscano criteri uniformi di professionalità, con un occhio di riguardo alle nuove professioni e prospettive occupazionali che le evoluzioni del settore promettono, come quelle sul fronte del customer service e delle cerimonie private.
‘’Il settore funebre e cimiteriale – aggiunge Franchino - è uno dei pochi settori economici governato da disposizioni normative vecchie e superate: il decreto del Presidente della Repubblica n. 285 del 1990.
Il mondo è andato avanti a grandi passi, le attività funebri sono rimasta al palo.
Anche le leggi regionali, come quella della regione Basilicata che abbiamo voluto con tenacia, non supera questo vuoto sul piano nazionale.
Si deve rilevare che dal 2001, anno della modifica del Capo V della Costituzione, si sta cercando e sollecitando il varo di una nuova legge per il settore senza, per ora, successo.
In Parlamento, alla Camera dei Deputati, è in discussione un Disegno di Legge che potrebbe rappresentare, finalmente, la fine di un vuoto legislativo penalizzante per il settore e dare al settore una unitarietà sul piano nazionale (superando i limiti delle norme regionali) e prospettive di sviluppo e di crescita professionale.”
All’incontro regionale parteciperanno i parlamentari Vito De Filippo (XII Commissione Affari Sociali) e Guseppe Bellachioma (V Commissione Bilanco), la presidente regionale Anusca Umbria Lorella Capezzali, gli assessori regionali Francesco Cupparo e Rocco Leone, il direttore ASP Lorenzo Bocchicchio e la direttrice ASM Sabrina Pulvirenti, il responsabile Camere Mortuarie Basilicata Aldo Di Fazio.