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Non si comprendono le ragioni per le quali l’A.S.M. intende trasformare i laboratori di analisi presenti presso Tinchi e Tricarico in semplici punti prelievo rispettivamente del P.O. di Policoro e del P.O. di Matera alla luce del fatto che è in itinere la riorganizzazione complessiva del Sistema Sanitario regionale. Sarebbe opportuno non procedere con riforme parziali, ma integrare i cambiamenti in un quadro più generale di riorganizzazione dei servizi di cura ed assistenza pubblici e privati.
E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale Roberto Cifarelli a seguito della presentazione di una interrogazione consiliare circa la chiusura dei laboratori di analisi di Tinchi e Tricarico e la trasformazione in semplici punti prelievo rispettivamente del P.O. di Policoro e del P.O. di Matera.
Si fa un gran parlare, aggiunge il capogruppo PD, di sanità di prossimità e puntualmente le scelte strategiche in atto vanno in direzione opposta. Nel recente passato ho ribadito la necessità che in attesa della presentazione del nuovo Piano Sanitario regionale tutte le scelte strategiche siano sospese e affrontate all’interno del nuovo riassetto organizzativo del sistema sanitario regionale. Così come accaduto per la scelta dei criteri adottati per la localizzazione di ospedali e case di comunità, si continua con scelte che dovrebbero essere parte integrante dell’intero disegno della nuova sanità lucana.
Ma a distanza di oltre tre anni dall’insediamento di Bardi&C., ancora nessuna proposta di piano sanitario, neanche in bozza, è stata ancora presentata. Siamo fermi a settembre del 2021 allorquando i responsabili dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari nazionali, presentarono lo stato di fatto della sanità lucana post pandemica ed alcune considerazioni di grande massima su alcuni obiettivi da realizzare con il nuovo piano sanitario.
Ci attendiamo, conclude il Capogruppo PD Roberto Cifarelli, che il nuovo Assessore alla Sanità prenda la situazione in mano e si smetta di operare per scelte che orientano in maniera sbagliata la definizione del nuovo piano sanitario regionale.